"La sua opera artistica fa
comprendere a tutti noi la sua capacità dell'essere interprete
privilegiato della nostra contemporaneità, ove l'universalità
del suo impegno verso i temi più impellenti della nostra civiltà
contemporanea, diventi esempio e capolavoro di saggezza
filosofale, simbolo di un'esperienza interiore, ricercata e
vissuta per lo sviluppo spirituale, tanto più se
contestualizzata nel più ampio scenario su cui si fondano le
moderne arti visive, quale via maestra da indicare alle future
generazioni".
E' la motivazione alla base del riconoscimento per l'artista
lucano Massimiliano Ligrani che, in serata, a Lecce, sarà
insignito del "Leonida 2024". Il premio, organizzato e ideato
dall'Accademia "Italiani in Arte nel Mondo", viene "conferito -
è scritto in una nota - ad artisti pittori e scultori
contemporanei da una giuria internazionale composta da
prestigiosi professionisti della cultura e delle arti e da
importanti esponenti delle istituzioni civili e sociali".
Oltre all'assegnazione del "Leonida", nella cittù pugliese
Ligrani è anche protagonista con un'opera inedita, intitolata
"2Kpigreco", che fa parte di una mostra collettiva, inaugurata
lo scorso primo dicembre e visitabile fino al 10 dicembre, nella
storica Galleria dell'arte della "Società operaia di mutuo
soccorso-E.Maccagnani".
Ligrani, nato a Potenza nel 1976, ha iniziato "la sua ricerca
creativa all'età di dieci anni, quando, per recuperare l'agilità
e l'uso della mano destra gravemente ferita in seguito ad un
incidente accaduto a Capodanno a causa di un petardo - è scritto
nel comunicato - comincia a disegnare e a dipingere. Negli anni
coltiva l'amore per l'arte da autodidatta sperimentando sempre
molteplici e variegati linguaggi per creare e ricreare di volta
in volta il suo stile unico ed originale senza il rigorismo e le
influenze di studi accademici. Affronta, scruta e rielabora
diversi campi dell'arte contemporanea: la fotografia, il design,
la performance".
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