Questo il pensiero comune emerso dal nel dibattito online "The key role of partnership in intercultural dialogue", tenutosi ieri come settimo e ultimo dialogo pubblico della Maratona virtuale per il dialogo nella regione EuroMed portata avanti dalla Fondazione Anna Lindh (Alf), con decine di eventi realizzati dallo scorso 19 maggio.
Al dialogo virtuale, moderato da Aissam Benaissa di Connect
NordAfrika, hanno partecipato l'ambasciatrice Haifa Abu Ghazala,
assistente segretario generale della Lega araba, Eleonora
Insalaco della Fondazione Anna Lindh, Samir Anouti del Fondo Onu
per la Popolazione (Unfpa), Ingrid Danckaerts, presidente
dell'ong francese Ccivs, Fatima Zahra Outaiss, facilitatrice di
dibattito e dialogo dal Marocco, e Anis Boufrikha, capo della
rete tunisina della Fondazione Anna Lindh. Durante l'incontro, è
stato inoltre trasmesso un messaggio video di Themis
Christophidou, Direttrice generale per l'Istruzione, la
Gioventù, lo Sport e la Cultura della Commissione europea, nel
quale ha sottolineato "l'importanza del coinvolgimento dei
giovani" nel dialogo per costruire il futuro della regione.
Gli eventi internazionali hanno confermato che "esiste
un'area di sicurezza comune intorno al Mediterraneo", e "questo
evidenzia la necessità del dialogo e di portare le nostre
opinioni a essere più vicine per superare l'estremismo e
raggiungere un futuro migliore", ha dichiarato nel suo
intervento Haifa Abu Ghazala. "L'appello a tutte le
organizzazioni regionali e internazionali e della società civile
e di raddoppiare gli sforzi per promuovere il dialogo e il
rispetto, e a incoraggiare i giovani a sostenere il pluralismo
culturale".
Samir Anouti ha illustrato alcuni esempi concreti del ruolo
centrale dei partenariati per il dialogo nella regione
euromediterranea, tra cui lo Youth Forum in the Arab region, che
"è diventato rapidamente uno spazio giovanile per l'area del
vicinato dalle tre direzioni" del Mediterraneo, e la Issue-based
Coalition on Adolescent and Youth promossa dall'Onu per
"implementare interventi per affrontare le necessità degli
adolescenti e dei giovani".
"Quando si costituiscono dei partenariati, è molto importante
raggiungere una comprensione comune e obiettivi comuni", e "per
partenariati solidi ci vuole tempo", ha sottolineato Ingrid
Danckaerts, raccontando il lavoro di Ccivs per promuovere il
volontariato internazionale con l'obiettivo di "costruire ponti"
tra persone di diversi background.
"Unendo i loro sforzi, i giovani stanno creando partenariati
che promuovono il dialogo interculturale, e questo dialogo crea
una comprensione comune che elimina le sfide che minacciano
molte comunità, in particolare il razzismo, la xenofobia e
l'incitamento all'odio", ha affermato Fatima Zahra Outaiss. Nel
suo intervento, Anis Boufrikha ha posto l'accento sul ruolo
chiave dell'interculturalità per il futuro della regione.
"Questo principio è vitale, senza non possiamo sopravvivere in
questo villaggio globale. Non possiamo vivere in isolamento
nelle nostre comunità, dobbiamo fare i conti con l'altro, con
partnership e in piena accettazione dell'altro", ha
sottolineato.
"La maratona virtuale è un esempio di partnership di per sé",
ha dichiarato Eleonora Insalaco, in conclusione del dibattito.
"Partnership significa fare insieme" ed "è così che si realizza
una trasformazione sociale", ha aggiunto. (ANSAmed).
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