Lo ricorda Plan Bleu, il centro di attività regionali del Mediterranean Action Plan (MAP) del programma per l'ambiente dell'Onu (UNEP) che ha pubblicato una relazione su come sta procedendo la realizzazione di impianti per l'energia eolica nel Mediterraneo su cui sta lavorando intensamente l'Europa, in obiettivi che prevedono per l'Ue l'obiettivo di 111 gigawatt di energia rinnovabile dal mare entro il 2030, raddoppiando la massima quota di energia che era stata prevista dalla Commissione Europea.
L'Osservatorio dell'Energia del
Mediterraneo ha infatti evidenziato che lo scenario per il 2040
prevede che venga triplicata la produzione di energia dal mare
rispetto a oggi, raggiungendo solo dal Mediterraneo il 27%
dell'energia eolica e solare che serve nel mondo, sfruttando
bene l'enorme quantità di energia dal vento che è nel
Mediterraneo.
Dallo studio emerge che molti Paesi Ue hanno dimostrato
grandi passi avanti nell'Energia Rinnovabile Marina (Mre) negli
ultimi anni, con forte attenzione sull'eolico, in particolare da
Croazia, Cipro, Francia, Italia, Grecia, Malta, Portogallo,
Slovenia e Spagna che hanno coste ben sfruttabili, mentre il
mare lontano dalla costa deve fare i conti con le grandi
profondità che mettono in difficoltà le tecnologie per l'eolico.
Anche l'energia delle onde ha un forte potenziale ma su questo
la tecnologia ha bisogno di maggiori passi avanti, mentre la
tecnologia odierna registra Grecia, Italia, Libia e Tunisia come
i Paesi che meglio sfruttano l'eolico. Oltre alla produzione di
energia, lo studio sottolinea anche la necessità di impianti
infrastrutturali come avviene a Taranto, in Puglia, che è la
casa dell'impianto per la maggiore produzione in mare di 30
megawatt nel Mediterraneo, ma lo sviluppo è forte anche in
Francia dove sono state finanziate dall'Ue tre impianti offshore
per 210 milioni di euro nell'area del Golfo Fos-sur-Mer, presso
Marsiglia. Anche la Spagna sta lavorando sul settore con fondi
investiti di 200 milioni per impianti marittimi di rinnovabili.
Progressi sono in corso anche in Tunisia, con studi sugli
impianti eolici e in Grecia e Turchia che hanno scelto dei
luoghi dove costruire impianti di rinnovabili, mentre Algeria e
Libano stanno facendo i loro primi passi nella direzione
dell'eolico.
Nella relazione si prendono in considerazione anche le
cooperazione tra diversi Paesi che stanno avanzando ai tavoli
delle organizzazioni. Tra i luoghi presi da esempio c'è l'Italia
che ha incluso il Mre nelle strategie nazionali, portando
l'obiettivo a 900 megawatt di produzione elettrica eolica entro
il 2030. Obiettivi che sono ora seguiti con attenzione anche da
Paesi come Croazia, Grecia, Malta, Tunisia e Turchia che hanno
pochi impianti ma puntano a una crescita forte, come pure nuovi
obiettivi di crescita nel settore sono espressi di recente da
Albania, Egitto, Algeria, Israele, Libano e Marocco, che sono ai
primi passi. (ANSAmed).
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