ROMA - Al via un progetto pilota di cura ed assistenza sanitaria in Marocco chiamato "Mama Sofia accorcia le distanze nella cura".
E' l'iniziativa della Fondazione Mama Sofia, di cui è presidente Zakia Seddiki, moglie dell'ambasciatore Luca Attanasio ucciso tre anni fa nella Repubblica Democratica del Congo, fondata nel 2021 per sostenere valori di pace e giustizia ma soprattutto il ricordo del diplomatico italiano.
Il progetto, realizzato in collaborazione con Dedalus e l'Ospedale Gaslini di Genova, è stato presentato oggi alla Farnesina durante una cerimonia in memoria di Luca Attanasio.
"Mama Sofia accorcia le distanze nella cura" ha l'obiettivo di ridurre le distanze per curare persone fragili e distanti dalle grandi città. Tre gli scopi principali: permettere a chi vive lontano in zone rurali e desertiche di avere un monitoraggio di dati clinici da fornire ai centri sanitari del paese; uno scopo formativo per il personale che con la telemedicina può interagire con centri di eccellenza medica italiana e uno scopo di prevenzione delle malattie utilizzando strumenti digitali.
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