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ANSAcom - In collaborazione con CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
"È necessario semplificare
Transizione 5.0 e avviare un tavolo per il riordino dei bonus
casa". È l'appello lanciato dal presidente della Cna, Dario
Costantini, nel corso dell'assemblea annuale, dove ha ricordato
che la confederazione è stata "una delle rare voci a sostenere
l'intenzione del governo di modificare il Pnrr". "Transizione
5.0 - ha sottolineato - incorpora il nostro progetto per
favorire l'autoproduzione di energia" ma "occorre renderla più
agevole e più longeva perché 18 pratiche burocratiche sono
troppe per una piccola impresa". Inoltre Cna attende "la messa a
terra dei 300 milioni di euro a fondo perduto previsti da
Repower EU per sostenere l'autoproduzione delle piccole
imprese".
Costantini ha poi indicato l'esigenza di aprire un tavolo di
confronto per il riordino dei bonus casa sottolineando l'impatto
sull'economia e sull'ambiente. "Ogni 10 miliardi investiti
generano 12 miliardi di valore aggiunto, creano 200mila posti di
lavoro, tagliano oltre 700mila tonnellate l'anno di Co2 e
riducono le bollette in media di 460 euro l'anno" ha
sottolineato. Costantini ha anche confermato la contrarietà
all'obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi
catastrofali. "La risposta a chi ha subito, per l'ennesima
volta, danni alluvionali - ha detto - non può essere di certo
una assicurazione obbligatoria, di cui non si conoscono
condizioni e prezzi, ma si sa solo che per ogni 100 euro di
polizza, 22,25 euro andranno nelle casse dello Stato. Prima
mettiamo in sicurezza il territorio".
Costantini ha inoltre affrontato il tema dell'energia. "La
creazione di un mercato unico europeo dell'energia dovrà essere
una delle priorità della nuova legislatura europea" ha detto,
sottolineando che "le nostre imprese pagano l'energia il 30% in
più della europea, il 50% in più dei concorrenti francesi e il
60% di quelli spagnoli. È urgente ridurre il differenziale".
Il presidente della Cna si è quindi soffermato sulla
transizione green, indicando l'esigenza che deve marciare
insieme alle politiche industriali. "Siamo favorevoli alla
transizione - ha detto - ma la crisi dell'automotive, le norme
sul packaging rendono evidente l'urgenza di rivedere
profondamente la programmazione della transizione green sulla
quale si è concentrata un terzo della produzione normativa
europea nella precedente legislatura con 150 atti e documenti.
Tante norme ma poco tempo e insufficienti sostegni economici".
Infine, sul tema dell'export, "ci sono 90 mila micro e piccole
imprese che hanno le caratteristiche per vendere sui mercati
esteri ma ancora non esportano. Occorre accompagnarle e
incentivarle", ha detto Costantini.
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