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ANSAcom - In collaborazione con Simest
"L'Africa per noi rappresenta una priorità della nostra politica estera al pari delle relazioni con l'Europa e delle relazioni transatlantiche. Noi consideriamo il continente africano come il nostro dirimpettaio con il quale vogliamo rinsaldare i rapporti. Sappiamo bene che l'Africa guarda a noi con grande attenzione e noi non dobbiamo deludere il continente africano". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina all'evento "Nuova misura Africa: strumenti finanziari per l'internazionalizzazione delle imprese italiane", organizzato congiuntamente con Simest Sp.A.
"Abbiamo dimostrato in tutte le nostre iniziative più recenti quanto per noi sia fondamentale, lo abbiamo fato in occasione del G7; quindi Mediterraneo e Africa sono per noi punti fondamentali di una politica estera che deve vederci protagonisti della crescita di un continente dove nel 2050 ci saranno due miliardi e mezzo di abitanti che non devono rappresentare un problema, come se fosse soltanto una questione migratoria, ma rappresentare una grande opportunità per noi e per loro", ha precisato il ministro.
"Presto tornerò in Africa, a fine anno in Marocco, Mauritania, Senegal, dopo avere guidato le imprese agroalimentare in Tunisia ed in Egitto. Dobbiamo aprire nuovi meccanismi e mercati con partenariati, proprio di fronte alla trasformazione economica dell'Africa e dobbiamo essere in grado di offrire opportunità e accompagnare le imprese che possano organizzare joint venture e fare in modo che il partenariato economico tra Italia e Africa possa di nuovo rafforzarsi - ha aggiunto -. Il partenariato politico con una nuova cooperazione allo sviluppo che punta alla crescita è il cuore di quello che noi abbiamo chiamato il piano Mattei che io considero una parte di quello che dovrebbe essere il grande Piano Marshall per l'Africa. La crescita dell'africa è la crescita dell'Europa", con l'obiettivo di "rafforzare gli scambi commerciali e con il Mediterraneo che diventi un mare di commercio e non un grande cimitero".
ANSAcom - In collaborazione con Simest
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