Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Uroclinic
La tecnologia robotica sta trasformando il trattamento delle patologie urologiche e sempre più cliniche all'avanguardia offrono soluzioni precise e sicure per garantire interventi minimamente invasivi per un rapido recupero dei pazienti. Tra queste, polo di riferimento per il Centro-Sud, Uroclinic diretta da Mauro De Dominicis. “Oltre al robot da Vinci, all'interno della struttura abbiamo implementato la tecnologia robotica con il robot Ily. È il primo robot finalizzato al trattamento delle patologie calcolosi urinaria, stenosi dell'uretere e tumori dell'alta via escretrice, col minimo rischio del paziente e massima precisione”. L'attenzione alla prevenzione rimane comunque il punto cardine per evitare l'insorgenza delle patologie urologiche, “sia per i più giovani ma anche per i pazienti di una certa età – prosegue De Dominicis-. Per i ragazzi, la prevenzione va fatta soprattutto per quello che riguarda il varicocele, che riguarda circa il 15% della popolazione italiana e che può portare a una ipofertilità, ma va fatta anche per il tumore al testicolo e alla prostata. In questa struttura sensibilizziamo molto i pazienti nella prevenzione e abbiamo a disposizione una risonanza magnetica ad alta risoluzione 3 tesla con l'intelligenza artificiale - continua- che permette di fare una mappatura molto precisa della prostata e ad andare a individuare anche lesioni sospette molto piccole”. In tema di diagnosi e trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, una patologia che colpisce il 30% della popolazione maschile italiana, la robotica “permette di utilizzare tecniche mini-invasive, le cosiddette MIST, garantendo un miglioramento significativo della qualità di vita dei pazienti”. Da non trascurare, le patologie a bassa incidenza come l'astenose uretrale, “un restringimento del canale che porta le urine dalla vescica verso l'esterno – spiega l’urologo Salvatore Sansalone-. Spesso si verifica nei soggetti giovani e quindi viene confusa con quello che è una prostatite, cioè un'infiammazione a livello prostatico. Ecco perché è importante rivolgersi a professionisti esperti, perché in questo caso necessitano indagini precise. Un banale esame che è l'uroflussometria, che valuta la pressione del flusso, se ben eseguita, può già portare a determinate indicazioni”, conclude.
ANSAcom - In collaborazione con Uroclinic
Ultima ora