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ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Mesit
“Siamo in un momento fondamentale in cui ci sono nuove opportunità che derivano dalla scienza, dalla ricerca, dalla possibilità di impiegare i dati, il cui uso è già concreto nella nostra industria” e che in campo farmaceutico permettono “una riduzione del 40% dei tempi di sviluppo farmaci. La politica, intesa in senso alto, deve capire di cosa ha bisogno questa innovazione per arrivare più velocemente al cittadino”. È quanto ha affermato il presidente e AD di Sanofi Italia e presidente di Farmindustria Marcello Cattani, intervenendo all’evento “Talking Health. La Sanità del futuro tra comunicazione digitale, AI e innovazione tecnologica”, organizzato da Fondazione Mesit con il contributo non condizionante di Sanofi. “Sono già 270 le aziende farmaceutiche che fanno rediscovery tramite l’intelligenza artificiale. Due candidati farmaci per combattere l’antimicrobico-resistenza, sono frutto della ricerca sui soli soli dati. Questo è straordinario”, ha aggiunto. “Il problema è come accompagnare un questo ‘torrente' che viaggia a una velocità impressionante”, ha proseguito Cattani. Secondo il presidente di Farmindustria, in Europa, in questo momento ciò non sta avvenendo. “L’Europa si trova in un momento di oscurantismo ideologico verso tutta l’innovazione” e di incapacità “nel tradurre questo in opportunità per i cittadini e per l’economia. Cosa che stanno invece facendo in maniera competitiva gli Usa, la Cina, l’India”, ha detto. “Lo scenario attuale ha un potenziale enorme e possono venire grandi opportunità. C’è però bisogno di volontà politica e visione”, ha concluso Cattani.
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