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ANSAcom - In collaborazione con Advanz Pharma
Dal primo pomeriggio, i malati affetti da colangite biliare primitiva, una malattia rara che colpisce il fegato, si sono dati appuntamento davanti alla Commissione Europea per protestare contro la raccomandazione dell’Agenzia Europa dei Medicinali (Ema) di ritirare l’autorizzazione alla commercializzazione di un farmaco che rappresenta l’unica opzione terapeutica approvata per questa patologia, in caso di inefficacia del trattamento di prima scelta . Senza questo trattamento - l’acido obeticolico - i pazienti rischiano di andare incontro a cirrosi epatica che, progredendo, aumenta il rischio di complicanze come il tumore del fegato, necessità di trapianto e morte. Secondo le associazioni, coordinate dalla Pbc Foundation, la decisione dell’Agenzia del farmaco europea è viziata da aspetti metodologici che hanno impedito di cogliere i benefici di questo farmaco per i malati. Diversi studi condotti dopo che il medicinale è stato immesso in commercio nel 2017, hanno infatti mostrato la sua efficacia in una buona percentuale di pazienti. Nelle settimane scorse, anche i medici avevano sottolineato le lacune e i rischi della decisione dell’Ema. I pazienti chiedono ora alla Commissione che non accolga la raccomandazione dell’Agenzia del farmaco europea e, a questa, che prenda in considerazione gli altri studi per giungere a una valutazione più corretta del medicinale.
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