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ANSAcom - In collaborazione con Hera
"Vogliamo essere un esempio di come l'impresa possa rappresentare un motore di cambiamento positivo e costruire insieme un futuro più inclusivo, sostenibile e sicuro". Sono questi gli obiettivi, come spiega il presidente esecutivo di Hera, Cristian Fabbri, che il gruppo si è posto sottoscrivendo il patto del Buon lavoro con i sindacati.
"Vogliamo costituire un trampolino per il futuro - aggiunge Fabbri - per affrontare le nuove sfide e continuare a essere all'avanguardia". Al centro ci sono "la transizione digitale ed ecologia, il trinomio composto da sviluppo professionale, produttività e benessere, che sono devono crescere in maniera virtuosa, tenendo conto dei dipendenti a 360 gradi", oltre ad "equità e inclusione" e alle "politiche di sostegno alla genitorialità".
Quanto alla sicurezza "per noi - assicura Fabbri - è sempre stato un diritto inalienabile dei lavoratori ed è un elemento basilare sui quali costruire l'azienda e i processi dell'azienda. Siamo già migliori per il 40% rispetto alla media del settore sui principali indicatori, ma vogliamo continuare a migliorare" e "investiremo 60 milioni di euro in termini di formazione nei prossimi quattro anni di questo un terzo saranno dedicati alla sicurezza". Un capitolo del patto è dedicato agli appalti sottoscritti da Hera con le tante ditte che collaborano con il gruppo e prevede più controlli e ispezioni nei cantieri.
Grazie "all'assunzione di 2600 persone nei prossimi quattro anni", poi, Hera punta al "rinnovo delle professionalità".
Complessivamente, quindi "l'obiettivo è quello di continuare a portare avanti un percorso di sviluppo del lavoro che in Hera è sempre stato innovativo e continua a esserlo", puntando alla "qualità del lavoro" e ad una "transizione che non lasci indietro nessuno e che porti tutti a contribuire a una crescita sostenibile e a trarre beneficio da quella crescita".
Di accordo che punta "verso un futuro inclusivo e sostenibile, di valorizzazione delle persone" parla anche Alessandro Camilleri, direttore centrale Personale e Organizzazione del gruppo Hera. Anche se con i sindacati "a volte il confronto è stato faticoso", l'esito è stato un'intesa che non esita a definire "un punto di riferimento".
ANSAcom - In collaborazione con Hera
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