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In evidenza
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In collaborazione con USRC-USRA Informa
"Avere un centro storico
dell'Aquila, non vissuto e non popolato, dopo un immane lavoro
di ricostruzione, e miliardi di soldi pubblici spesi per la
ricostruzione post sisma, sarebbe un fallimento per tutti, da
parte nostra, da parte del sistema Paese. Una idea da valutare
sarebbe quella di studiare forme di incentivi, come quella del
bando 'Fare Centro', riservato alle attività commerciali ed
economiche". A prendere posizione e ad avanzare una proposta,
su un tema di forte attualità nel dibattito, molto acceso,
intorno alla ricostruzione post sisma all'Aquila è Salvo
Provenzano, 47enne ingegnere titolare dell'Ufficio speciale
ricostruzione dell'Aquila, originario di San Cataldo, in
provincia di Caltanissetta, e oramai aquilano acquisito. Il
tema è lo scarso numero, circa 6.600 persone, rispetto a quello
che si si poteva attendere, o sperare, di residenti nel centro
storico dell'Aquila, oramai in buona parte ricostruito, in base
ad uno studio effettuato dal giornalista Mattia Fonzi, analista
di Openpolis, su dati forniti dal Comune dell'Aquila, contando
però anche le 1.100 persone nella Villa comunale, le 349 di
Villa Gioia, le 349 di via XX settembre. Dunque i residenti nel
cuore del centro storico propriamente detto, non superano quota
5.000, il 5% del totale dei residenti del Comune dell'Aquila.
"Non si rientra nel centro storico solo per sentimento, ma se ci
sono le condizioni ottimali, se ciò è funzionale ad una qualità
della vita accettabile", premette Provenzano, e alla domanda
dunque "cosa servirebbe per una qualità della vita
accettabile?", la prima risposta è che "servono ad esempio
parcheggi di prossimità, ed a tal proposito è in capo all'Usra
il compito di dover ripristinare il tapis roulant che collega il
parcheggio di Collemaggio a Piazza Duomo, la gara è stata fatta
giugno, e i lavori sono stati consegnati a dicembre, per
l'estate sarà di nuovo in funzione".
"Ma poi è importante che i cittadini prendano l'abitudine ad
utilizzarlo, il parcheggio di Collemaggio. Altrettanto
importante è concludere i lavori dell'ascensore che collega il
terminal e viale Rendina", prosegue.
Propone ancora Provenzano: "occorre oggi mettere in campo in
ogni caso politiche capaci di attrarre nuovi residenti. Persone
di una certa età, che abitavano in centro e che poi dopo il
sisma si sono spostati altrove, magari hanno nel frattempo
acquisto altre abitudini di vita che rappresentano un
disincentivo al ritorno. Le giovani coppie avrebbero però
secondo me più interesse, e si potrebbero studiare forme di
incentivi, come quella di Fare centro, riservato alle attività
commerciali ed economiche, ma questa volta rivolto alle nuove
residenze".
In collaborazione con USRC-USRA Informa
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