"L'andamento del processo di
ricostruzione nel cratere 2016 rischia di rallentare
drasticamente, andando a vanificare anche l'accelerazione
registrata negli ultimi mesi, che ha prodotto ripercussioni
positive, in termini di economia e occupazione, nell'intero
Abruzzo". A lanciare l'allarme è il presidente dell'Ance
Abruzzo, Enrico Ricci.
"Senza un intervento normativo che modifichi il cosiddetto
decreto Taglia crediti - spiega Ricci - e in assenza di un
adeguamento dei costi parametrici, a partire dal primo gennaio
2025, tutti i progetti depositati nel nuovo anno non potranno
più beneficiare del Superbonus 110%. Chiediamo che sia emanato
un provvedimento normativo che, perlomeno, assicuri a chi ha
depositato i progetti per i cantieri della ricostruzione post
sisma entro fine 2024 di poter continuare ad utilizzare gli
incentivi fiscali con gli strumenti della cessione del credito o
dello sconto in fattura oltre il 2025, anno di scadenza attuale
del Superbonus, e fino al termine contrattuale previsto per la
fine dei lavori nei cantieri".
Le preoccupazioni dell'Ance Abruzzo - che ha richiesto un
incontro con il presidente della Regione, Marco Marsilio in
qualità di vice commissario alla ricostruzione - scaturiscono
"dal fatto che non si hanno notizie sui provvedimenti normativi
necessari per assicurare, ai progetti depositati entro il 31
dicembre 2024, di continuare a beneficiare nemmeno degli
incentivi fiscali previsti nell'ambito del plafond già
stanziato, con una dotazione residua di circa 60 milioni di
euro".
"Questo aspetto risulta incomprensibile, anche alla luce
della scadenza normativa del 31 dicembre 2025, della
cumulabilità delle risorse tra contributo parametrico e accollo
in Superbonus - evidenzia Ricci - valutiamo positivamente
l'operato del Commissario alla ricostruzione Centro-Italia,
Guido Castelli, ma lo stato di incertezza sta prendendo il
sopravvento, con ricadute sotto il profilo contrattuale delle
imprese e dei committenti, per i lavori in corso, oltre che
sull'attività di programmazione delle imprese per i nuovi
cantieri della ricostruzione".
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