È terminata l'installazione della vetrata cromatica creata dall'artista abruzzese Franco Summa, nella navata di palazzo dell'Emiciclo, sede del consiglio regionale all'Aquila, una novità architettonica del'importante intervento di restauro che si avvia a conclusione nella sede del consiglio regionale all'Aquila.
I lavori di ricostruzione post-sisma 2009, avviati a gennaio
2016, sono ormai quasi al termine anche negli spazi interni,
profondamente rivisitati, affidati mediante un bando europeo di
circa 12 milioni di euro all'associazione di imprese composta
dall'aquilana Rosa Edilizia Srl, capogruppo, la sangrina Ricci
Guido Srl e la teramana Elettroidraulica Silvi Srl.
Soddisfatto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe
Di Pangrazio, che evidenzia come "la vetrata è un' autentica
opera d'arte, rappresenta al meglio la grande luminosità e
trasparenza che deve emanare un ente come la Regione, nei
confronti della collettività che amministra".
"Anche per questo intervento - sottolinea Di Pangrazio - è
stato fatto un bando pubblico, ed è il coronamento dell'opera di
riqualificazione della navata di quello che fu un convento dei
Cappuccini. Intervento che ha previsto la rimozione della
scalinata in cemento armato, che ingombrava e cozzava nel
contesto di un antico edificio".
L'artista pescarese Franco Summa si è aggiudicato il concorso
internazionale indetto dall'istituzione consiliare dal valore di
84 mila euro prevalendo sui progetti di vetrata di Bruno Zenobio
di Atri (Teramo) e di Ulrico Mario Schettini di Milano e altri
quattro partecipanti.
I lavori strutturali e l'installazione di tutti gli isolatori
sismici sono stati ultimarti a tempi da record e riconsegneranno
tra breve un palazzo pubblico con una sicurezza sismica
all'avanguardia europea. All'esterno sono state riparate tutte
le lesioni e si lavora alacremente alla tinteggiatura e al
restauro degli elementi di pregio. Ultimata anche la
realizzazione strutturale della sala convegni e auditorium da
250 posti sotto il piazzale su cui si affaccia il porticato, che
diventerà tutt'uno con la villa comunale, senza più barriere e
recinzioni perimetrali.
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