Il Presidente del Consiglio regionale abruzzese, Giuseppe Di Pangrazio, ha partecipato alle celebrazioni per il 40/o anniversario del terremoto che colpì nel 1976 la regione Friuli Venezia Giulia.
Insieme alla collega Donatella Porzi, Presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ed ai sindaci delle zone terremotate del Centro Italia, Di Pangrazio è stato ricevuto dal Presidente del Consiglio regionale del Friuli, Franco Iacop nei luoghi simbolo del terremoto friuliano.
Ieri Di Pangrazio ha visitato la cittadina friulana di
Venzone accompagnato dal sindaco Fabio Di Bernardo ed il
Vice-Presidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi.
Nella giornata odierna il programma prevedeva la celebrazione
della Santa Messa del Tallero, una moneta d'argento coniata nel
1753 durante il regno di Maria Teresa d'Austria, che è diventato
un simbolo di pace e quest'anno verrà donata alle comunità del
terremoto del Centro-Italia. Alla messa hanno partecipato oltre
ai Presidenti dei Consigli regionali di Abruzzo e Umbria, anche
il sindaco del comune di Fossa (L'Aquila) Fabrizio Boccabella.
Gli appuntamenti legati al terremoto ed alla solidarietà,
proseguiranno nel pomeriggio di oggi con la visita alla città di
Cividale e la partecipazione ad una partita di calcio di
solidarietà organizzata dall'Udinese Calcio il cui ricavato sarà
devoluto alle popolazioni del Centro-Italia.
"Continua il rapporto di solidarietà e conoscenza tra la
nostra regione ed il Friuli Venezia Giulia- commenta Di
Pangrazio - tra le Istituzioni che rappresentiamo vi è sintonia
e collaborazione e posso dire che sia nei fatti nata una sorta
di cabina di regia tra le regioni terremotate grazie al lavoro
di confronto continuo che come Presidenti dei rispettivi
Consigli regionali svolgiamo in seno alla Conferenza dei
Presidenti delle Assemblee Legislative con Marche, Umbria e
Lazio. Ringrazio il Presidente Iacop per avermi offerto
l'opportunità di partecipare a questi eventi e di aver potuto
ringraziare personalmente il popolo e le istituzioni friuliane
per aver partecipato fattivamente alla fase del post-terremoto
aquilano ed a quella del 2016. Inoltre ho potuto constatare
direttamente il grande lavoro svolto dal Friuli nel ricostruire
il patrimonio abitativo dopo il terremoto. La parola d'ordine
della ricostruzione friuliana è stata partecipazione e
condivisione delle scelte, ma anche il concetto che per far
rinascere un territorio va da subito ricostruito il tessuto
economico-produttivo".
"Anche l'Abruzzo - spiega Di Pangrazio - può e deve aspirare
al modello friuliano e deve candidarsi ad essere una regione
pilota per quanto riguarda la legislazione regionale sul
terremoto, i modelli di ricostruzione e soprattutto la
prevenzione fatta attraverso attività come la micro-zonazione
sismica del territorio. Per il momento portiamo con orgoglio
all'attenzione delle altre regioni italiane, il grande lavoro
svolto sulla città dell'Aquila ed il patrimonio di conoscenza
maturato dalle nostre strutture regionali e comunali nella
gestione del terremoto. L'Aquila è un esempio di una città
capoluogo ricostruita partendo dal suo importante centro storico
ma è anche l'esempio di una ricostruzione che ha saputo adottare
soluzioni tecnologiche all'avanguardia e intelligenti".
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