Permane la situazione di
apprensione in Siria da quando le forze ribelli a guida
islamista hanno annunciato la conquista di Damasco e la fuga del
presidente Bashar al-Assad. Mimmo Srour, ex assessore regionale
in Abruzzo, di origine siriana, è in contatto diretto con i
parenti in Siria. L'esercito e le forze di sicurezza che si sono
ritirate nelle loro caserme senza opporre resistenza "hanno
chiesto di non provocare ulteriore spargimento di sangue",
riporta Srour. Un appello analogo a quello inoltrato da alcuni
leader di minoranze religiose, come quella Alawita storicamente
marginalizzata ma politicamente dominante con il regime degli
Assad, che hanno diramato un comunicato esclusivo pubblicato
sulle pagine del quotidiano abruzzese Il Centro, in cui chiedono
a tutti: "Pensate solo all'unità e al futuro della Siria".
"Hanno chiesto ai loro fedeli - spiega Srour sintetizzando il
messaggio che ha contribuito a divulgare - di non opporre
resistenza, anzi di dare una mano ai nuovi governanti e non
creare disordini".
Intanto, sono usciti tutti i detenuti dalle carceri, non solo
politici ma anche criminali e immediatamente sono iniziati i
saccheggi anche nelle abitazioni. Così è partito il coprifuoco.
Al potere ci sono 37 organizzazioni di cui solo alcuni si
possono definire di matrice laica. "La Siria - aggiunge ancora
Srour che, da assessore regionale aveva la delega alle relazioni
con in Paesi del Mediterraneo - ha assoluto bisogno di un
governo laico perché il mosaico siriano composto da più di 17
etnie e confessioni diverse tra di loro non potrà mai sopportare
un governo con esclusivo dominio di una sola di esse".
"Questa diversità ha contribuito alla ricchezza culturale -
prosegue - ma ha anche alimentato tensioni costanti,
specialmente durante il conflitto iniziato nel 2011". Una
valutazione che tiene in conto la matrice dello stesso leader
dei ribelli Abu Mohammed al-Jolani che viene da Al Qaeda,
un'organizzazione terroristica "che si sforza adesso di dare
un'immagine diversa e più pragmatica. Ora - conclude Srour - non
ci resta che sperare e aspettare i suoi comportamenti concreti".
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