L'estremo sacrificio del
giovanissimo patriota sulmonese della Brigata Maiella Oscar Fuà,
caduto ottanta anni fa a Brisighella, in un'imboscata dei
militari nazisti, è stato ricordato questa mattina dal sindaco
di Sulmona, Gianfranco Di Piero, dal presidente del Consiglio
comunale Cristiano Gerosolimo e dal presidente dell'Associazione
Brigata Maiella Lando Sciuba.
"Non volevamo che l'ottantesimo anniversario della morte di
Oscar Fuà passasse inosservato - ha spiegato Di Piero - perché
il giovanissimo patriota e la Brigata Maiella sono simboli della
nostra terra. Una generazione che ha immolato sé stessa per gli
ideali di patria e libertà. Oscar era uno studente del liceo
Classico, appena diciottenne, ed ha immolato la sua giovinezza
per la democrazia e per la libertà. A queste persone dobbiamo
eterna gratitudine". "Ricevo da più parte testimonianze e
documenti sulle operazioni della Brigata Maiella - ha aggiunto
Sciuba - e faremo una consegna di esse all'archivio di Stato di
Sulmona entro l'anno. Una consegna, non una donazione, perché la
sua storia è patrimonio di tutti".
Il 4 dicembre 1944 il diciassettenne Oscar Fuà venne falciato
dal fuoco incrociato delle mitragliatrici tedesche durante
l'assalto al belvedere di Brisighella: era uno studente ebreo
che dopo aver subito le persecuzioni razziali ed essersi salvato
dalle retate naziste si era voluto arruolare vestendo la divisa
dei compagni accorsi da Sulmona a Recanati per unirsi al Gruppo
dei Patrioti della Maiella.
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