"Abbiamo chiesto che l'assessore
Imprudente rimetta le deleghe a Marsilio perché è il terzo
'frontale' che prende. Il secondo su atti materiali prodotti da
lui, ovvero la riperimetrazione del parco Sirente Velino, su cui
è dovuto tornare indietro dopo averci lavorato per un anno.
Adesso c'è questa dei cervi". Lo ha detto il consigliere
regionale Pd Pierpaolo Petrucci che ha chiesto, nel corso di una
conferenza stampa, le dimissioni del vicepresidente della Giunta
regionale all'indomani dell'ordinanza del Consiglio di Stato che
ha sospeso la caccia al cervo in Abruzzo.
"La sentenza ovviamente apre un nuovo spiraglio quando dice
che i monitoraggi vanno fatti annualmente e che, in più, deve
essere fatta la Vinca - rincara Pietrucci, sostenendo che -
Adesso c'è tempo per lavorare e trovare delle forme alternative
per far sì che l'Abruzzo continui ad essere la regione verde
d'Europa caratterizzata dalla convivenza dell'uomo con la fauna
selvatica. Per tutelare gli agricoltori bisogna lavorarci
mettendo tutti i soggetti attorno allo stesso tavolo e trovando
misure alternative di convivenza a partire dal ristoro per i
danni da fauna selvatica che avanzano gli agricoltori da troppo
tempo".
Sul punto insieme a Pietrucci si è espressa Erika
Alessandrini (M5s): ""Il Consiglio di Stato nella sua ordinanza
suggerisce ulteriori azioni che Regione Abruzzo può mettere in
campo, come la creazione di recinzioni o attraversamenti per la
fauna selvatica - ha dichiarato la consigliera regionale - Tutte
misure alternative che erano emerse nei tavoli della Commissione
a cui abbiamo portato numerose associazioni e che invece non
erano mai state prese in considerazione dalla Regione. Quindi,
quello che si dovrà fare è innanzitutto un monitoraggio serio.
Chi ha dovuto imporre serietà rispetto a questa attività
faunistica è stato un giudice, non la politica della maggioranza
di Regione Abruzzo".
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