"Entrare nella vita degli altri con delicatezza ed educati a trattare con le persone durante le tragedie", con questo incipit monsignor Antonio D'Angelo, arcivescovo coadiutore dell'Aquila, ha aperto il secondo Convegno Nazionale sul "Terremoto dell'anima.
Pastorale samaritana, per un'azione integrale di sostegno alle vittime delle calamità" in corso all'Aquila, a Palazzo dell'Emiciclo.
Il
tema della formazione all'ascolto per intervenire in aiuto delle
persone durante le tragedie umanitarie ha pervaso tutti gli
interventi. Il Convegno è stato organizzato dall'Ufficio
Diocesano per la Pastorale dell'Emergenza della Chiesa di
L'Aquila, in collaborazione con la Conferenza Episcopale
Abruzzo-Molise, la Caritas Italiana e l'I.S.S.R. Fides et Ratio
di L'Aquila.
Al convegno hanno partecipato esponenti di tutti gli ambiti
professionali che si relazionano all'individuo nei momenti di
crisi. Gli ordini professionali dei Giornalisti e degli
Psicologi, Università dell'Aquila e Gssi, Istituzioni politiche
e la Comunità di Sant'Egidio. Sulla "comunione come approccio
pastorale per uscire dalla crisi" è intervenuta Suor Alessandra
Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello
Sviluppo Umano Integrale. Presente alla giornata Andrea
Riccardi, Fondatore Comunità di Sant'Egidio, con una relazione
sul dramma della guerra, le sue conseguenze e la pace, alla luce
della crisi israeliano-palestinese. Questa sera alle 18:30 nella
Chiesa di S. Maria del Suffragio a Piazza Duomo all'Aquila, avrà
luogo una Celebrazione eucaristica in suffragio delle vittime
delle calamità sismiche, naturali, pandemiche e belliche con
l'accensione nella Cappella della Memoria, di una Lampada
perpetua a tre fiamme, da parte del Cardinale Arcivescovo
Giuseppe Petrocchi.
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