Saranno le pagine di Beethoven ad aprire il nuovo anno della rassegna Musica per la città con I Solisti Aquilani.
Mercoledì 18 gennaio, alle ore 18 nell'auditorium del Parco del Castello, il pianista Filippo Gorini, con I Solisti Aquilani diretti da Maurizio Cocciolito, si esibirà in due concerti di Ludwig van Beethoven.
Vincitore
del Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della critica
musicale italiana, quale miglior solista del 2022, Filippo
Gorini si afferma, a soli 26 anni, come uno dei più interessanti
talenti della sua generazione. All'Aquila proporrà il Concerto
n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra e
Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e
orchestra di Ludwig van Beethoven. Gorini nel 2015 ha vinto il
concorso Telekom-Beethoven di Bonn, dove si è aggiudicato il
primo premio, con voto unanime della giuria e due premi del
pubblico. Nel 2020 ha ricevuto il Borletti Buitoni Trust Award,
con il sostegno del quale ha realizzato un progetto di
approfondimento multidisciplinare su "L'Arte della fuga", il
saggio di arte del contrappunto (linee melodiche indipendenti
che si combinano secondo regole tramandate musicali), diJohann
Sebastian Bach: 14 interviste, come 14 sono i contrappunti
dell'opera di Bach, a personaggi eccellenti. Tra gli
intervistati, il regista teatrale Peter Sellars, l'architetto
Frank Gehry, lo scultore Alexander Polzin, il pianista Alfred
Brendel, il regista cinematografico Alexander Sokurov, il
matematico Marcus du Sautoy. Una curiosità: il giovane pianista
è figlio di due fisici nucleari, uno dei motivi per cui ama
studiare anche l'aspetto matematico della musica.
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