'Scuola ancora vecchia rispetto Manzi'
14 febbraio, 17:52di Nicoletta Tamberlich
Per Alberto Manzi l'insegnante era un educatore, trasmetteva conoscenze. Era avanti 100 anni rispetto ai suoi tempi ancora oggi la scuola è indietro rispetto a lui di 50 anni. Celebrare questo personaggio in tv significa far riflettere sulla scuola, su come vengono formate le generazioni future. Se i ragazzi suggerivano la risposta in classe non si infastidiva perché la classe è il futuro della società, che non deve essere competitiva. Classificare l'errore, il bambino è sbagliato. Lo ritengo una specie di supereroe". Claudio Santamaria riporta in tv il maestro che negli anni Sessanta con le sue lezioni trasmesse dalla Rai insegnò ad un milione e mezzo di italiani a leggere e a scrivere. Nella fiction di Rai1 "Non è mai troppo tardi", in onda il 24 e 25 febbraio, diretta da Giacomo Campiotti (una produzione Rai Fiction, realizzata da BiBi Film Tv), l'attore mostra l'umanità e il coraggio di quel maestro, dall'insegnamento nel carcere minorile alla tv, tratteggiando anche la sua vita familiare (la moglie è interpretata da Nicole Grimaudo). La prossima settimana l'attore presenterà la fiction anche sul palco del festival di Sanremo. "Manzi era uno che aveva una grande passione per l'insegnamento e voleva dare dignità alle persone attraverso l'educazione, attraverso la scoperta di se stessi e del mondo"
''Fa quel che può. Quel che non può, non fa". Così scriveva il maestro sulle pagelle dei suoi alunni delle elementari, all'inizio degli anni Sessanta. Niente voti: "L'attenzione e la voglia di imparare di un bambino vanno conquistate, non imposte con la paura di un brutto voto" spiegava alla Commissione disciplinare del ministero della Pubblica Istruzione, dove quelle pagelle in bianco provocavano parecchi mal di pancia. Non usava i libri di testo, non allineava i banchi. Faceva lezione all'aria aperta, osservando la natura. Un giorno arrivò un commissario del ministero: fu il panico. Per me spiega Santamaria, anche se appartengo a un'altra generazione conoscerlo attraverso le sceneggiature i filmati della Rai, i suoi libri (il più famoso è Orzowei, da cui fu tratta la serie omonima, che ebbe grande successo, per la Tv dei ragazzi ndr). ''è stato come essere investito da un fascio di luce . Per la trasmissione, la Rai organizzò 2000 punti d'ascolto negli oratori, nelle Case della Cultura, nei bar. Mi sono documentato ma non ho fatto un lavoro d'imitazione, ho cercato di restituire l'umanità. Manzi aveva grande rispetto per chi lo guardava''.
Momento di Grazia per Santamaria protagonista anche del nuovo film di Ermanno Olmi ''Un film - spiega all'ANSA - sul quale ho il divieto assoluto di parlare, sulla prima guerra mondiale girato in trincea sul quale ho il divieto assoluto di parlare. Ma è un un onore straordinario lavorare con un autentico maestro, Olmi. Mai forse ho toccato punte emotive così alte nella mia carriera. E' un poeta del cinema riesce a tirar fuori la parte miglior di un attore, credo abbia qualcosa di magico''. Santamaria sarà in primavera in sala con Il venditore di medicine, presentato fuori concorso al Festival di Roma di Antonio Morabito dove interpreta un informatore medico disposto a tutto. A corrompere, a ingannare. Mentre darà voce a Batman in versione Lego, dopo aver doppiato Christian Bale nella saga del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. In "The Lego Movie", scritto e diretto da Phil Lord e Christopher Miller, ''Si ma questo simpatico pupazzetto e assai diverso e' un Batman un po' cialtrone molto simpatico. Confesso mi sono davvero divertito''. Ma non finisce qui Santamria appare con qualche chilo in più sul viso: ''Si è vero mi sto preparando a un altro ruolo per qui devo prendere 8-10 chili ancora. Un ladruncolo di periferia, di borgata solitario e scontroso, il titolo è provvisorio Jeeg Robot', primo lungo metraggio di Gabriele Mainetti (Il corto Tiger Boy, di Mainetti era stato selezionato tra i 10 finalisti per la Nomination all'Oscar - categoria 'live action short'). Ultima domanda per Santamaria lei si è battuto a lungo per i tagli alla cultura pensa che Matteo Renzi possa cambiare le cose? "Mi sono stancato delle parole, aspetto i fatti come faceva Manzi''