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A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
di Elisabetta Stefanelli
E' come sospeso nel tempo, nella storia e nella memoria, tra fantasia e realta', in una dimensione onirica tutta sua che coinvolge il lettore il nuovo romanzo di Fulvio Abbate. E' un racconto sognante, ma scritto da un sognatore che vuole comunque vestire i panni del bambino fino all'ultima pagina, e che non si tira indietro davanti alle follie che a volte la storia piu' drammaticamente reale puo' proporre. E allora puo' accadere che nella Palermo degli anni Cinquanta, in un sofferto dopoguerra nel quale pure della battaglia non c'e' quasi piu' memoria, ci sia un uomo che in realta' e' Hitler, si proprio il Fuerer in carne ed ossa, ma che in casa e' trattato semplicemente come uno zio un po' silenzioso e molto burbero.
E questo Hitler guarda un po' s'innamora di una prosperosa cassiera, una zia Lucilla che ha anche qualche parentela con la mafia, e zio Hitler (cosi' tutti lo chiamano familiarmente) non si tira indietro davanti al romanticismo e alle difficolta' insospettabili che a volte una storia di cuore puo' creare. Ma poi accade anche che nel palazzo di fronte, nascosto ad occhi indiscreti nel buio di un appartamento che molti pensano abbandonato, vive un certo Majorana, forse lo scienziato scomparso, o almeno lui racconta di esserlo ma non tutti sono convinti che sia vero. In ogni caso viene trattato dalla famiglia come se lo fosse e tutti si aspettano che li porti sulla Luna. Sulla Luna magari non si andra' ma un viaggio a Parigi la famiglia lo fara', perche' la passione che li accumuna - a partire dalla madre Gemma - e' quella della Francia.
Con la delusione pero' di non riuscire ad assistere ad uno spettacolo delle folies bergere che invece era nei sogni di tutti. E quando praticamente tutti i personaggi del libro sono morti, il padre, il nonno e anche la madre per ultima, l'affascinante Gemma ''Verrebbe quasi voglia di bussare sulla trottola, fermarla, giusto per dire a mamma che qui oramai e' soltanto definitivamente davvero estate, cosi' alla fine l'abbiamo avuta vinta noi sul dolore e l'angoscia, sulle menzogne, perfino le sue, intanto anche dicembre e' passato''.
A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
Venduto in quattro Paesi e diritti film
182mila copie in 9 mesi per noir di Carrisi