Kasia Smutniak, che ridere Mastandrea vestito da re Carlo III
L'attrice in dolce attesa del secondo figlio
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(di Francesca Pierleoni)
(ANSA) - Maraviglioso Boccaccio, visione originale del Decamerone nello sguardo dei fratelli Taviani. E' il prossimo set per Kasia Smutniak, reduce del successo di Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, e interprete di cinque ruoli in uno, attraverso i secoli, nel corto di James Mc Teigue, Caserta Palace Dream, prodotto per la serie Garofalo firma il cinema, del quale è protagonista con Richard Dreyfuss. Classe 1979, in dolce attesa del suo secondo figlio dal produttore Domenico Procacci (la prima, Sophie, 10 anni, dallo sfortunato Pietro Taricone prematuramente scomparso), Kasia sottolinea la gioia, rara nel cinema italiano, di poter recitare in ruoli legati al passato sia nel corto, che nel film dei Taviani, dove ''sarò interprete di una delle novelle''.
Nel supercast di Maraviglioso Boccaccio con lei ci sono, fra gli altri, Lello Arena, Paola Cortellesi, Kim Rossi Stuart, Carolina Crescentini, Riccardo Scamarcio, Michele Riondino, Vittoria Puccini, Flavio Parenti, Jasmine Trinca. In Caserta Palace Dream, oltre a prestare il volto a Maria Amalia di Sassonia, musa del geniale architetto Luigi Vanvitelli, nel progetto della Reggia di Caserta, l'attrice nella storia, incarna diverse presenze femminili, che appaiono fra quei viali e quelle stanze. Diventa nobildonna ottocentesca, ospite a un party anni '20 dove ha un incontro fulmineo e intenso con Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda, pilota che trasporta documenti top secret negli anni '40, fino a tornare all'oggi, su un set cinematografico. ''Per me è stato come tornare bambina, non potevo dire di no alla possibilità di indossare questi costumi meravigliosi (realizzati da Carlo Poggioli, ndr), recitare con attori come Richard Dreyfuss... e vedere Valerio Mastandrea vestito da re Carlo III - dice sorridendo -. Ci sono stati anche momenti molto divertenti, come ritrovarsi durante le riprese con le comitive di giapponesi che passavano nelle varie stanze, convinti che facessimo parte di un allestimento per i turisti. Un giorno stavo correndo zigzagando tra di loro e ho fatto uno scivolone. E' stato buffo, li' finiva la regina e iniziava Kasia''. Riguardo il riscontro che sta ottenendo con Allacciate le cinture di Ozpetek si dice ''felice, che un film con una storia così particolare stia andando bene. E' una conferma che esiste ancora una parte del pubblico che non è interessata solo alle commedie, e che vuole farsi portare in luoghi non necessariamente facili. C'è chi va al cinema solo per divertirsi e chi va per scoprire qualcosa di nuovo e per pensare''.