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Al cinema la vera storia di Mary Poppins

L'eredita' di Mary Poppins 17 febbraio, 20:35

(di Francesca Pierleoni)

(ANSA) -  I volti sorridenti e rassicuranti di Julie Andrews e Dick Van Dyke in uno dei capolavori Disney più amati, Mary Poppins (1964), sono stati una conquista costata al papà di Topolino quasi 20 anni di corteggiamento/guerra di nervi, con la mamma 'letteraria' della supertata 'magica', l'australiana Pamela Lyndon Travers.

 Un dietro le quinte che viene raccontato da Saving Mr.Banks, commedia dolceamara di John Lee Hancock con i premi Oscar Emma Thompson e Tom Hanks insieme fra gli altri a Colin Farrell e Paul Giamatti in uscita il 20 febbraio distribuita da Walt Disney Company Italia. I realizzatori ricostruiscono l'incontro/scontro fra due anime creative apparentemente poco conciliabili con grande accuratezza, avendo avuto a disposizione centinaia di documenti dell'epoca, fra i quali le registrazioni audio, volute dalla scrittrice, di ogni sua infernale sessione di lavoro con gli autori del film su Mary Poppins (se ne ascoltano dei passaggi originali sui titoli di coda). Inoltre consulente d'eccezione per Saving Mr.Banks è stato Richard Sherman, oggi 85enne, compositore con il fratello Robert di canzoni e musiche di Mary Poppins (per cui hanno vinto due Oscar), e 'bersaglio' in prima persona all'epoca dei diktat della scrittrice.

   La Thompson che a sorpresa, nonostante una strepitosa performance, è rimasta fuori dalle nomination agli Oscar come miglior attrice (il film è candidato solo per la colonna sonora di Thomas Newman) considera quello dell'autrice di Mary Poppins ''uno dei personaggi più belli e complessi'' della sua carriera, come ha sottolineato nelle interviste, ''P.L Travers sosteneva che ogni donna attraversi tre momenti nella vita, di ninfa, madre e arpia -ha detto- Nel personaggio è ritratta in ognuna di queste tre fasi''. Il film oltre a raccontare il difficile impatto della Travers con Hollywood, torna con dei flashback all'infanzia della scrittrice in Australia, e al suo rapporto di grande sintonia con il padre (Colin Farrell), uomo carismatico ma instabile, alcolizzato e frustrato. La scrittrice, dal carattere ruvido e solitario, non ha mai superato il trauma infantile, e considera i personaggi di Mary Poppins la sua famiglia. Per questo per 20 anni ne rifiuta i diritti a Disney (che aveva scoperto il libro grazie alle sue figlie, e aveva promesso loro di farne un film) terrorizzata che ne venisse fuori uno ''sciocco cartone animato''. Nel 1961, però, spinta dai suoi problemi economici, accetta di incontrare Disney a Hollywood, ponendo condizioni precise per la trasposizione: niente musical, niente animazione e diritto di approvazione sulla sceneggiatura. Comincia così per due settimane a lavorare con gli autori allo script, ma le maniere spicce della scrittrice e i suoi continui 'no' rendono l'impresa ardua...

''Sentivo la responsabilità di interpretare un personaggio come Disney che ha fatto parte della vita di noi tutti'' ha spiegato Hanks, molto contento di avere per la prima volta la possibilità di recitare con Emma Thompson: ''Ci conosciamo da anni e sul set tra noi è stato tutto molto semplice''. Il film ha comunque riacceso il dibattito sulla figura di Walt Disney, quando Meryl Streep, a inizio gennaio presentando il National Board of review award vinto dall'amica Emma Thompson proprio per Saving Mr. Banks, ha reiterato le accuse al papà di Topolino di essere in realtà razzista, antisemita e maschilista. Alla Streep però ha risposto sul suo blog Floyd Norman, il primo animatore afroamericano assunto alla Disney negli anni '50 che ha ricordato all'attrice i tanti artisti donna, di religione ebraica e di diverse etnie assunti alla Disney già negli anni '40 e '50. ''Walt Disney aveva i suoi difetti come tutti noi - scrive Norman -. Ma nel tempo ha capito che le donne potevano competere insieme agli uomini. Sapeva che il talento non aveva colore o etnia e giudicava le persone dalla loro capacità di fare il proprio lavoro e di farlo bene'

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