Isabella Turso,a NY 'Omaggio a Donaggio'
La prima della pianista e compositrice all'America Opera Center
16 marzo, 09:23di Claudia Tomatis
C'è New York ad attendere la prima mondiale del nuovo lavoro della pianista e compositrice di Trento Isabella Turso: i 14 brani di 'Omaggio a Donaggio'. Un omaggio appunto al maestro veneziano Pino Donaggio, tra i più grandi compositori italiani di musiche da film, il prediletto da Brian De Palma. L'evento è domani sera alla Concert Hall dell'America Opera Center, intitolato 'Isabella Turso's showcase', e sono attesi, tra gli altri, il compositore americano Maury Yeston, famoso per i musical di Broadway, tra cui 'Nine', lo staff Letterman e agenti di grandi case discografiche.
E ci sarà anche il noto maestro trentino Maurizio Dini Ciacci, pianista, compositore e direttore d'orchestra, protagonista di numerosi eventi musicali in Italia e all'estero e del duo pianistico formato con Turso dal 2003. Il lavoro, premiato tra l'altro col massimo dei voti (cinque chiavi di violino) dalla critica di colonnesonore.net, nasce dalle passioni che Turso, 35 anni, coltiva in parallelo al suo lavoro di musicista, tra cui il cinema, ma soprattutto "dalla voglia di fare qualcosa di mio e non solo di interpretare".
È così che nel 2013 si è messa a scrivere musiche per pianoforte con impostazione classica, ma contaminate da pop e jazz, insieme a Maurizio Dini Ciacci. Ne è nato il primo cd, 'All light'. "La voglia di conoscere Donaggio e di sapere cosa ne pensasse era tanta - racconta - e ci sono riuscita". Con quell'entusiasmo subito dopo ha scritto il primo dei pezzi che ora è tra quelli che porta a New York. Pezzi che non sono una semplice riproposizione di quelli di Donaggio, ma composizioni sui temi del musicista veneziano, con riferimenti filmici che creano un risultato del tutto nuovo, talvolta un enigma da scoprire. "Il pezzo di Donaggio da cui sono partita era 'Io che non vivo', diventato 'P. In Onda Oggi', con riferimento però alla serie tv 'Sissi'. Sono andata da lui e quando l'ha ascoltato mi ha detto che nessuno l'aveva mai fatto prima. Aveva sempre scritto per gli altri. Mai nessuno per lui. Ho continuato".
"Isabella crea movimento intellettuale e questo mi piace" commenta Dini Ciacci e l'occasione ora è a New York, "perché in America c'è la possibilità di trasferire il talento in una logica operativa, mentre in Italia ci sono molte variabili. Sono convinto - conclude il maestro - che la musica classica debba cambiare regole e cercare di governare il mercato, non viceversa. È infame il fatto che nei Paesi sviluppati non si capisca che la cultura, nel senso di apertura mentale, è il motore: questo momento storico esige questo ed è il mio auspicio".