Debiti P.a, rischio doppia procedura infrazione Ue
Tajani, arriva sportello elettronico per lamentele imprese
20 marzo, 13:01Non una ma due. Sono le procedure d'infrazione Ue che rischia l'Italia su un'unica direttiva, quella sul ritardo dei pagamenti. Nell'ultimo tentativo di convincere Bruxelles a non aprire il procedimento per il mancato rispetto dei 30-60 giorni previsti dalle regole europee, il governo italiano ha fatto autogol, adducendo come giustificazione quella che suona essere una loro trasposizione scorretta, passibile di un'ulteriore infrazione.
L'Italia, quindi, non solo non lascia ma raddoppia l'allerta di Bruxelles, che proprio per questo ha chiesto ulteriori chiarimenti a Roma dopo la lettera ricevuta il 10 marzo. Da questa, infatti, ha spiegato all'ANSA il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, "traspare un'ambiguità dell'interpretazione della direttiva Ue e del suo recepimento".
Nelle argomentazioni addotte da Roma, oltre a contestare a Bruxelles un'assenza di 'prove' sul ritardo dei pagamenti denunciato invece dagli advisor della Commissione Ance e Confartigianato, si fa infatti riferimento alla possibilità, da parte della pubblica amministrazione, di scegliere tra il pagamento nei tempi previsti (30-60 giorni) e il pagamento in ritardo con una mora dell'8% più il tasso d'interesse. Le norme Ue, però, non prevedono una possibilità di scelta tra queste due 'opzioni' ma impongono il pagamento entro 30-60 giorni e insieme applicano una mora in caso di mancato rispetto dei tempi.
"Deve essere chiaro - ha tuonato Tajani - che il pagamento della mora non è alternativo al rispetto delle regole" anche perché "a pagare la mora sono i cittadini, e questo è inaccettabile". E "ora - ha avvertito il vicepresidente della Commissione - il rischio è che l'Italia si prenda un'altra infrazione", non solo per la mancata applicazione ma anche per lo scorretto recepimento della direttiva Ue. Bruxelles aveva già avuto dubbi lo scorso anno su questo fronte, ma poi, dopo i chiarimenti ricevuti dall'Italia, si era ritenuta soddisfatta. Intanto proprio oggi la Commissione ha lanciato uno sportello online per le imprese europee per segnalare i problemi che queste incontrano a farsi pagare dalle pubbliche amministrazioni, aggirando le regole Ue. L'iniziativa è subito stata accolta con favore da Confapi, per cui "non è più possibile tollerare il fatto che l'Italia sia il peggior pagatore" dell'Ue. "Sino all'ultimo giorno in cui sarò commissario e anche dopo - ha messo in chiaro Tajani - non mollerò di un millimetro, questa è una battaglia sacrosanta".