Camusso, sul lavoro governo inizia malissimo
Ok esordio su redditi, ma ora tutte le risorse sull'occupazione; Bonanni, giù le mani da pensioni
23 marzo, 08:39Correlati
"Il governo ha esordito bene sul piano dei redditi, ha invece esordito malissimo sul piano delle regole del lavoro". Lo afferma la leader della Cgil Susanna Camusso parlando al Forum Confcommercio a Cernobbio. Secondo Camusso andava invece "contrastata la lunga stagione di precariato". ''Il problema vero è che il lavoro in Italia è poco, lo scivolamento verso la povertà non è solo un aspetto di diseguaglianza generale ma è frutto di una presenza di lavoro povero e dall'assenza di lavoro'' ha spiegato Camusso. Per cambiare orizzonte, ''tutte le risorse disponibili vanno messe per creare lavoro''.
Intanto sul decreto che riguarda il lavoro ''ci confronteremo con i gruppi parlamentari. Innanzitutto proveremo a cambiarlo''. ''Non condividiamo, e lo abbiamo detto con molto serenità, il decreto sui contratti a termine e l'apprendistato - ha spiegato -. Non si investe in formazione ma nuovamente in precariato''. Camusso ha apprezzato l'abbassamento della pressione fiscale per i lavoratori con un reddito fino a 25 mila euro ma propone che ''si faccia un'operazione analoga anche per i pensionati con le pensioni più basse perché in questo modo si incrementa la domanda e si rimette in moto un'economia debole e frantumata''.
Poi il segretario della Cgil ha commentato la tentazione di andare in Svizzera del presidente di Confindustria Squinzi: "Chi si considera classe dirigente di un Paese deve innanzitutto sostenerlo". Ieri il leader degli industriali era sbottato contro la burocrazia, dicendosi pronto a lasciare il Paese per installare il nuovo quartier generale della sua azienda. Un affondo letto come un attacco al nuovo governo sul quale, aveva detto Squinzi, ancora non è il momento di dare valutazioni: "Non si possono dare voti, credo che sia ancora a casa che si sta preparando alle interrogazioni. Quando Renzi comincerà a rispondere alle interrogazioni formeremo i nostri giudizi". Contro Squinzi anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: bisogna dire "basta con il populismo" e occorre "riprendersi l'alleanza tra lavoratori e imprese". A margine del forum Confcommercio a Cernobbio, il leader della Cisl aggiunge: "Squinzi lo sa, deve credere nell'unità di lavoratori e imprese". Bonanni ha ribadito anche il no della Cisl a interventi sulle pensioni: "No a tagli iperbolici sempre sulla povera gente" ha detto, sottolineando che "non può essere sempre l'occasione per tornare lì nel pozzo delle pensioni". Il sindacalista invita il governo a "dire quali riforme amministrative vuole fare, altrimenti si danneggia la gente".