Concordia: fratello disperso, vorrei posto per pregarlo
Ritrovamento sarebbe fine angoscia.Schettino mi invitò,no andato
16 settembre, 19:56La speranza è debole ma resiste. Venti mesi dopo, Kevin Rebello aspetta ancora di ritrovare i resti di suo fratello Russel, uno dei due dispersi della Concordia. Kevin segue le fasi della rotazione del relitto dalla tv. Arriverà al Giglio domani. Anche Elio Vincenzi, il marito dell'altra dispersa, Maria Grazia, farà così. ''Sono a Roma - spiega Kevin -. Avrei voluto esserci, ma oggi i traghetti per il Giglio non partono e arrivare nei giorni scorsi per me sarebbe stato impossibile''. Una delle ipotesi circolate in questi venti mesi era che i corpi potessero essere incastrati fra la nave e lo scoglio.
Nonostante l'operazione di disincaglio sia già terminata, però, al momento dei cadaveri ''non ci sono indicazioni'', ha spiegato il capo della protezione civile Franco Gabrielli. Non è la fine delle speranze, però. Le ricerche ad hoc dei dispersi inizieranno solo nei prossimi giorni, quando la Concordia sarà messa in sicurezza. ''Spero che si trovi qualche traccia di mio fratello - dice Kevin - anche solo per avere un posto dove pregarlo e per poter dire: 'ok, l'attesa, l'angoscia sono terminate'''. Kevin non sa descrivere l'effetto che gli fanno le immagini del relitto che, piano piano, torna in verticale. ''Oggi - ammette - sono più confuso degli altri giorni''.
Dopo il naufragio rimase per lungo tempo al Giglio, per assistere alle ricerche. Russel faceva parte dell'equipaggio: c'è chi racconta di averlo visto correre qua e là sulla nave per aiutare i passeggeri. Qualche tempo fa il comandante Francesco Schettino chiamò Kevin al telefono e lo invitò a casa sua, a Napoli. ''Dissi che ero disponibile - racconta Kevin - ma poi non sono mai andato''. Una seconda telefonata gli arrivò il giorno del processo, a Grosseto. ''Schettino pensava che ci fossi anche io - spiega Kevin - e voleva incontrarmi, per bere un caffè insieme, per un faccia a faccia. Ma io quel giorno non ero a Grosseto. Se ci penso bene, non so se voglio incontrarlo, risponderei 'ni'. Se lui vuole, se proprio ci tiene, mi cercherà di nuovo''.