Costa: parte operazione bunker, scafo circondato
23 gennaio, 16:38ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) - Hanno la tuta gialla e parlano uno slang per metà olandese e per metà livornese i tecnici della Smit Salvage e della Tito Neri che si stanno preparando ad affrontare il bunker di Costa Concordia. Oltre 2400 tonnellate di uno dei peggiori carburanti al mondo, almeno dal punto di vista ambientale: si chiama Ifo380 ed é tanto pesante che se dovesse sversare in mare coprirebbe il fondo con uno strato oleoso capace di uccidere tutto quello che c'é. Per affrontare questa specie di sangue di drago, i tecnici assunti da Costa Crociere per svuotare le casse della Concordia stanno aspettando il via del comitato tecnico-scientifico voluto dal capo della protezione civile e commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli. Mentre si aspetta il 'via', proprio perché non ci si può fidare di una struttura così pesante e sottoposta a sollecitazioni le più improvvise, la nave è stata circondata da tre cerchi concentrici di panne antinquinamento che dovranno evitare anche alla più piccola gocciolina di idrocarburo di finire in mare.
Non è escluso che mentre si aspetta, la nave possa essere imbrigliata per evitare movimenti che cambino assetto allo scafo durante le operazioni di pompaggio. Ma adesso è il tempo di affinare il piano d'intervento, in attesa che arrivi la nave-tank dove caricare l'Ifo380. La prima fase è già scattata, con l'allestimento delle panne d'altura e il posizionamento delle barriere concentriche. Quando verrà dato il via (al massimo entro 36 ore) la nave appoggio affiancherà il relitto e i sommozzatori scenderanno in quota per agganciare i tubi alle valvole delle casse. Verrà soffiato vapore per liquefare il carburante dopo di che l'Ifo380 verrà aspirato via e 'sostituito' con acqua.
Questo per non squilibrare il relitto. Tutta l'operazione sarà assistita da uno speciale pool di navi attrezzate per il disinquinamento: dalle navi di Castalia, la società italiana di cui si serve il ministero per l'Ambiente, a nave Orione della Marina militare che ospiterà uno speciale macchinario capace di separare acqua da idrocarburi in tempo reale. Ma è necessario aspettare che la commissione tecnica voluta dal comitato tecnico scelto dal capo della Protezione civile Gabrielli dica se si possono effettuare in contemporanea le operazioni di ricerca dei dispersi e quella di svuotamento dei bunker. Perché le priorità sono due, ed entrambe ineludibili.