Nave Costa: Palombo, 'inchino' non era per me
16 gennaio, 18:27GROSSETO - "L'inchino, che poi non si chiama così perché l'inchino si fa solo in chiesa, se davvero c'é stato non era per me". Lo ha detto l'ex ammiraglio Mario Paolombo, interrogato dagli inquirenti a Grosseto, ai quali ha spiegato che lui venerdì scorso era a Grosseto e non all'Isola del Giglio.
"Sono andato dal magistrato dopo che sono stato tirato in ballo. Mi avete fatto sentire in colpa". Mario Palombo, ex comandante di Costa Crociere, stamani si è presentato per essere interrogato dopo che sui media il suo nome era stato associato all"inchinò che il comandante della Concordia, Francesco Schettino, avrebbe fatto davanti al Giglio proprio per salutarlo. "Io ero a Grosseto e non ne so niente". Schettino lo conosce, "é stato il mio secondo" aggiunge, ma non vuole giudicarlo, "quando è diventato comandante eravamo su navi diverse". L'ex ammiraglio, agli inquirenti, ha anche confermato di aver parlato la sera di venerdì con la Costa, "sono stato avvertito da alcuni amici del Giglio che c'era una nave ferma sugli scogli e ho seguito la logica chiamando la Costa visto che, oltretutto, ho lavorato lì per tanti anni e ho molti amici".
PALOMBO, SE HA FATTO 'INCHINO' HA SBAGLIATO - "Se davvero Schettino si è avvicinato troppo alle coste del Giglio, ha sbagliato. Ma io questo non lo so". Lo ha detto Mario Palombo, ex comandante di Costa Crociere, ricordando "l'avvicinamento al molo, così si chiama quello che ora tutti chiamano 'inchino', in passato era stato fatto 4/5 volte, ma in estate e in sicurezza".