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di Renato Botto
Riesce lo scherzetto a Mancini, al debutto sulla panchina turca. Il suo Galatasaray blocca la Juve sul 2-2, a Torino, con un grande Drogba e complice un regalo di Bonucci che lo manda in gol, e si rimette in gioco nel girone della Champions finora dominato dal Real Madrid.
Per moltissimo tempo, dal vantaggio di Drogba al pareggio di Vidal su rigore, il posto dei bianconeri in Europa sembrava addirittura perso, e resta ad altissimo rischio anche dopo il pareggio agguantato: due punti frutto di altrettanti pareggi, con un avversario rivitalizzato - il Galatasaray appunto - sono una dote misera, anche se i turchi sono stati tenuti indietro, terzi nel girone con un solo punto. Il finale è stato da cardiopalmo e indicativo sia delle pause bianconere sia della rinascita del Galatasaray: prima la Juve - che ha avuto due infortunati, Vucinic e Lichtsteiner - è riuscita, dopo tanti tentativi a vuoto, ma poca lucidità, ad arrivare al sospirato pareggio, procurato da Quagliarella e segnato da Vidal dagli undici metri.
Poi è addirittura passata in vantaggio con lo stesso Quagliarella, l'uomo delle notti europee, ma ha pagato infine una delle tante disattenzioni che hanno costellato - anche se finora con effetti deleteri solo in Champions - l'inizio della stagione. Facile immaginare quanto sia stato infuriato Conte al rientro negli spogliatoi: i bianconeri avevano appena finito di abbracciarsi per l'uno-due che aveva ribaltato la partita, ed è arrivato il pareggio turco che nessuno (o quasi) si aspettava più: cross di Drogba ed è sbucato Bulut per il 2-2 che ha gelato lo Juventus Stadium.
La scossa di Mancini al Galatasaray sembra dare subito i suoi effetti: i turchi sono molto concentrati in difesa, e fraseggiano in attacco, pronti ad innescare Drogba, in gran spolvero. I bianconeri, con un Pirlo spento, fino all'assist del 2-1 di Quagliarella, e gli stessi Pogba e Vidal sottotono, insistono con i lanci lunghi, per cercare di infilare i centrali di Mancini, ma spaventano poco i turchi. Su uno di questi incespica e si fa male Vucinic: dopo 25' il montenegrino è costretto a uscire, sostituito da Quagliarella che spesso in Europa ha brillato.
Il colpaccio che Mancini sognava riesce a Drogba, ma è Bonucci il colpevole, con uno sciagurato retropassaggio a Buffon, una palla alta e lenta: si infila da maestro Drogba che precede il portiere bianconero e porta in vantaggio i turchi. La Juve è spenta, solo Tevez cerca di suonare la carica: l'argentino si batte come un leone, recupera palloni, prova il tiro rapido: al 40' un suo destro è un missile che attenta alla porta di Muslera, ma finisce fuori. C'è ancora tempo per un altro svarione difensivo bianconero : questa volta Drogba sarebbe uomo-assist.
Ma il tiro al volo di Sneijder finisce alto, per fortuna della Juventus. In pieno recupero Lichtsteiner serve l'ennesimo cross ma la girata di Quagliarella è debole. Nel secondo tempo, la Juventus prova con i tiri da fuori, il Galatasaray si chiude in difesa, perde tempo ad ogni rimessa in gioco, si arrangia, Conte prova con il tridente: dentro anche Llorente per tentare tutte le giocate possibili. Riesce nel finale a trovare 5' magici e completa la rimonta, fino alla doccia fredda.
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