Piazza Affari in parità, tonfo Mediaset
Spread chiude a 196 punti
21 febbraio, 09:09MILANO - Piazza Affari con un guizzo nel finale azzera le perdite e termina in parità (Ftse Mib +0,06%) sulla scia di Wall Street. Confermano il buon momento Saipem (+2,99%), in recupero dalla vigilia sulle ipotesi di stampa di un interesse di Subsea a rilevare una quota, e A2a (+2,19%) all'indomani dei buoni dati preliminari. Acquisti anche su Fiat (+2,01%) ed Enel (+1,72%) mentre le banche si muovono in ordine sparso con Mps e Bpm in rialzo rispettivamente dello 0,73% e dello 0,10% e Ubi (-1,85%), Mediobanca (-1,17%) e Unicredit (-0,59%) in calo. Limita alla fine i danni il Banco Popolare (-0,21%), appesantito nella prima parte della giornata dal taglio del rating da parte di S&P. Male poi UnipolFonsai (-0,42%) sulla quale l'Antitrust ha avviato un procedimento di infrazione per il ritardo nella vendite dei premi chiesta dalla stessa autorità. La maglia nera è andata tuttavia a Mediaset (-4,95%), per la seconda seduta consecutiva in frenata, dopo una lunga corsa, anche per un report di Credit Suisse. Tra i titoli minori strappa di Risanamento (+12,31% a 0,23 euro) finita in asta di volatilità nel corso della seduta a seguito della conferma della società di un'offerta da parte di Tom Barrack e Luigi Zunino che prevede anche un'Opa obbligatoria. Forte infine Salini Impregilo (+3,16%) con la ripresa dei lavori per il Canale di Panama.
L'indice Ftse della Borsa di Londra termina in rialzo dello 0,24% a 6.812,99 punti; Parigi archivia gli scambi in progresso dello 0,33%. L'indice Cac 40 sale a 4.355,49 punti; Francoforte archivia la seduta in calo. L'indice Dax cede lo 0,43% a 9.618,85 punti. Madrid: l'indice Ibex 35 segna +0,08% a 10.062,20 punti.
Lo spread Btp-Bund chiude in lieve rialzo a 196 punti base col rendimento del decennale italiano in crescita al 3,64%. Il differenziale della Spagna termina a 191 punti base, con il tasso dei Bonos al 3,59%.
Asia scivola su produzione Cina, Tokyo -2% - La discesa ai minimi da sette dell'indice manifatturiero cinese ha indebolito le Borse asiatiche, che chiudono quasi tutte in calo, tranne Sidney che ha tenuto (+0,08%). Il calo peggiore è di Tokyo, che ha ceduto il 2,1% finale, con Hong Kong in ribasso dell'1,2% e Seul dello 0,6%. In negativo anche i futures sull'imminente avvio dei mercati europei, con cali previsti poco sotto il punto percentuale.