Una grande Italia spaventa Galles
I complimenti del tecnico gallese/Video
23 febbraio, 16:49Correlati
Galles batte Italia 23-15 (Foto) nella partita d'apertura del Torneo 6 Nazioni 2014 di rugby (Speciale) .
Onore, orgoglio e qualche rimpianto. L'Italia del Millennium Stadium si trasforma e torna ad essere quella che l'anno scorso a Twickenham aveva fatto tremare l'Inghilterra. Così per poco il 6 Nazioni 2014 non comincia, in chiave azzurra, con la più clamorosa delle vittorie, e finisce 23-15. Contro i vincitori delle ultime due edizioni del torneo si è vista la migliore versione dell'Italrugby, con il semi-esordiente (3 presenze con oggi) Michele Campagnaro superlativo e 'man of the match' (ha segnato due mete, primo azzurro nella storia del torneo a compiere questa impresa a Cardiff, ''e adesso tutto mi sembra un sogno'', dice), e una prestazione complessiva al termine della quale gli uomini di Brunel, e lo stesso ct, hanno il diritto di lamentarsi per alcune decisioni arbitrali dell'irlandese Lacey che, nel finale, hanno orientato il match verso i padroni di casa.
I complimenti del tecnico gallese all'Italia /Video
Nel rugby non è usanza comune lamentarsi sull'operato di chi dirige la gara, ma stavolta Lacey l'ha fatta grossa: su mischia in cui la punizione avrebbe dovuto essere a favore degli ospiti, la decisione è stata 'invertita' penalizzando Castrogiovanni, così Halfpenny ha potuto segnare il piazzato che, in pratica, ha deciso il match portando i gallesi a +8. ''L'arbitro ci ha fischiato contro senza motivo, dando una mano al Galles - ha detto a fine match capitan Parisse - e per questo ci sentiamo frustrati. Ma ho detto ai miei compagni di non pensarci troppo: in fondo è stata comunque una delle nostre migliori prestazioni in trasferta, pari a quella di Londra, e adesso dobbiamo subito concentrarci sulla sfida contro la Francia: domenica 9 a Parigi sarà 30 volte più dura di oggi''. In un Millennium Stadium che ancora una volta ha regalato emozioni uniche, con il tetto chiuso e il Coro che prima degli inni ha intonato canzoni dei Beatles e musiche di Giuseppe Verdi, gli azzurri hanno giocato una partita fatta di disciplina, voglia di osare e ritrovate aggressività difensiva, con i giovani tre quarti italiani a giocare alla pari con i migliori pari reparto del Vecchio continente, ovvero quelli del Galles. Peccato solo per il risultato, che lascia una sensazione di amaro in bocca ripensando a quel calcio di Allan che ha centrato il palo e a quella trasformazione dello stesso Allan svirgolata di poco. E peccato anche per la meta non concessa dal Tmo a Parisse (''ma forse c'era l' 'in avanti''', ha ammesso il capitano) e per quell'errore dell'esordiente Esposito dopo appena 3 minuti: per uno strano rimbalzo dell'ovale, il n.14 ha mancato una facile copertura su calcio a seguire di Priestland permettendo a Cuthbert di andare in meta. Ma va anche detto, a suo merito, che il napoletano ex capitano dell'under 20, appena promosso nella nazionale maggiore, non si è lasciato andare e poi ha giocato una partita coraggiosa. Ripensando a tutto ciò che è successo, viene da dire che questa di Cardiff è stata un'occasione mancata, ma si è vista comunque una bella Italia, che ha fatto soffrire i campioni uscenti e nel finale li ha costretti a 'congelare' la partita, con i 67mila del tempio del rugby venuti a celebrare i loro campioni e invece costretti al silenzio o ai fischi di frustrazione. Insomma, Brunel ha ritrovato l'Italrugby dello scorso 6 Nazioni e per questo adesso si definisce ''orgoglioso dei miei perchè mi è piaciuto l'atteggiamento di oggi. Abbiamo ritrovato il giusto modo di difendere, l'aggressività che ci era mancata nelle ultime partite, anche se oggi due nostri errori ci sono costati altrettante mete. Volevamo mettere in difficoltà i nostri avversari in casa loro, e ci siamo riusciti. I giovani? Bravissimi, e ora aspetto conferme perchè sto già formando il gruppo per il Mondiale del prossimo anno''.