Violenza:Monaco,Regione parte civile in vicenda Portocannone
Mozione consigliere in caso di processo a parroco
12 marzo, 15:41 (ANSA) - CAMPOBASSO, 12 MAR - Qualora fossero accertate
responsabilità sul caso della presunta violenza da parte del
parroco di Portocannone (Campobasso) su una ragazza del posto,
minorenne all'epoca dei fatti, la Regione si costituisca parte
civile. È il contenuto di una mozione presentata in Consiglio
regionale da Filippo Monaco (Costruire Democrazia).
L'esponente della maggioranza ricorda che sul tema la Regione ha varato una legge specifica proprio per attuare tutte le misure necessarie alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. "È un tema molto caldo e sensibile - spiega - quello della violenza su donne e minori. Certezze e verità dell'accaduto ancora non esistono ma - prosegue - nel caso in cui fosse vero, si tratterebbe di un caso di una gravità inaudita e che rientrerebbe, a tutti gli effetti, nell'accezione più ampia della violenza di genere. Per questo ho presentato una mozione che impegni l'intero Consiglio regionale a costituirsi parte civile nel processo che vedrebbe la ragazzina di Portocannone, vittima di violenze e abusi, al fine di non lasciare sola la presunta vittima a combattere una battaglia che avrebbe leso i suoi diritti oltre che la dignità di donna e minore e di attuare - conclude Monaco - una legge approvata all'unanimità che tutela e assicura sostegno alle donne vittime di violenza". (ANSA).
L'esponente della maggioranza ricorda che sul tema la Regione ha varato una legge specifica proprio per attuare tutte le misure necessarie alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. "È un tema molto caldo e sensibile - spiega - quello della violenza su donne e minori. Certezze e verità dell'accaduto ancora non esistono ma - prosegue - nel caso in cui fosse vero, si tratterebbe di un caso di una gravità inaudita e che rientrerebbe, a tutti gli effetti, nell'accezione più ampia della violenza di genere. Per questo ho presentato una mozione che impegni l'intero Consiglio regionale a costituirsi parte civile nel processo che vedrebbe la ragazzina di Portocannone, vittima di violenze e abusi, al fine di non lasciare sola la presunta vittima a combattere una battaglia che avrebbe leso i suoi diritti oltre che la dignità di donna e minore e di attuare - conclude Monaco - una legge approvata all'unanimità che tutela e assicura sostegno alle donne vittime di violenza". (ANSA).