Regioni: Molise; Lattanzio, quota rosa per nuovo esecutivo
10 marzo, 16:41 (ANSA) - CAMPOBASSO, 10 MAR - Mentre si attende per le
prossime ore l'annunciato azzeramento della giunta regionale,
con il conseguente varo del nuovo esecutivo, l'unica donna
eletta nella maggioranza di centrosinistra alla Regione, Nunzia
Lattanzio, si rivolge al governatore Paolo Frattura chiedendo
che nel nuovo governo sia tenuto conto della 'quota rosa'.
Lattanzio, che dopo aver di recente abbandonato l'Udeur è nel gruppo Misto, sottolinea inoltre che, nella legislatura in corso, nessun organo consiliare ha visto eleggere un consigliere donna in posizione di vertice e che lo stesso Ufficio di Presidenza è composto da soli uomini. "Non è una questione di quote rosa - afferma - la nomina di una donna nell'Esecutivo dovrebbe maturare attraverso processi logici naturali per un corretto profilo osservativo delle singole questioni politico-amministrative. Un'eventuale imposizione, per statuizione e fissità normativa, mortificherebbe la stessa decisione. La modifica statutaria o l'eventuale ricorso di parte, segnerebbero per il nostro Molise una nuova pagina buia nella affermazione di principi costituzionali e democratici". A questo punto, per Lattanzio, è naturale dedurre che la mancata presenza delle donne nell'Esecutivo regionale sia "strettamente collegata a supposizioni degli uomini che operano nelle stanze del potere molisano, visto che per loro le donne possono essere collaboratrici apprezzate, professioniste stimabili, ma non colleghe". "Il Governatore Frattura - conclude - probabilmente è forte dell'idea che la natura dei suoi assessori sia complessa e completa da racchiudere sia il maschile che il femminile. Lo stesso governatore, dimentico di ogni consolidata teoria scientifico-sociologica-psicologica ed economico-sociale, potrebbe finire con l'operare la riproposizione di un Esecutivo al maschile. Al mio Presidente, probabilmente, le dimensioni distinte dell'uomo e della donna, diverse ed inseparabili, complementari ed indivisibili trovano summa esclusivamente nella singola natura dell'uomo. Un caso tutto molisano".(ANSA).
Lattanzio, che dopo aver di recente abbandonato l'Udeur è nel gruppo Misto, sottolinea inoltre che, nella legislatura in corso, nessun organo consiliare ha visto eleggere un consigliere donna in posizione di vertice e che lo stesso Ufficio di Presidenza è composto da soli uomini. "Non è una questione di quote rosa - afferma - la nomina di una donna nell'Esecutivo dovrebbe maturare attraverso processi logici naturali per un corretto profilo osservativo delle singole questioni politico-amministrative. Un'eventuale imposizione, per statuizione e fissità normativa, mortificherebbe la stessa decisione. La modifica statutaria o l'eventuale ricorso di parte, segnerebbero per il nostro Molise una nuova pagina buia nella affermazione di principi costituzionali e democratici". A questo punto, per Lattanzio, è naturale dedurre che la mancata presenza delle donne nell'Esecutivo regionale sia "strettamente collegata a supposizioni degli uomini che operano nelle stanze del potere molisano, visto che per loro le donne possono essere collaboratrici apprezzate, professioniste stimabili, ma non colleghe". "Il Governatore Frattura - conclude - probabilmente è forte dell'idea che la natura dei suoi assessori sia complessa e completa da racchiudere sia il maschile che il femminile. Lo stesso governatore, dimentico di ogni consolidata teoria scientifico-sociologica-psicologica ed economico-sociale, potrebbe finire con l'operare la riproposizione di un Esecutivo al maschile. Al mio Presidente, probabilmente, le dimensioni distinte dell'uomo e della donna, diverse ed inseparabili, complementari ed indivisibili trovano summa esclusivamente nella singola natura dell'uomo. Un caso tutto molisano".(ANSA).