Scuola: Regione Molise, regole certe piani dimensionamento
Petraroia a ministro Giannini, troppa confusione su competenze
06 marzo, 17:06 (ANSA) - CAMPOBASSO, 6 MAR - "Se il Governo intende ripartire
dalla scuola, bisogna mettere ordine nel settore e attribuire
competenze legislative chiare alle Regioni altrimenti sarà
impossibile pianificare interventi sistemici di innovazione,
modernizzazione e messa in sicurezza". Lo scrive, in una nota
inviata al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, il vice
presidente della Regione, Michele Petraroia, che punta il dito
sulla questione relativa ai Piani di dimensionamento scolastico.
L'esponente dell'Esecutivo regionale sottolinea alcuni "vizi" delle norme in vigore che "assegnano funzioni che si sovrappongono e si intrecciano tra Comuni, Province, Regioni e Stato, attribuendo il ruolo più significativo di pianificazione alle Province in sede di Conferenza dei Sindaci".
"Le Regioni per vizio legislativo nazionale - prosegue - sono chiamate ad adottare i Piani di dimensionamento con poteri del tutto marginali che espongono gli atti ad ogni impugnativa 'particulare'. Basta un singolo ente locale, un gruppo di genitori o un qualsiasi soggetto portatore di interessi specifici, di campanile o di quartiere, che ricorre al Tar per bloccare il Piano e penalizzare le scuole".
Rischio concreto anche per il Molise a seguito dei ricorsi alla giustizia amministrativa proposti da alcuni enti locali in relazione al documento approvato dal consiglio regionale. "Il ministero si faccia portatore di questa esigenza chiarificatrice - termina Petraroia - ed appronti una proposta o un decreto legge teso a definire in via preliminare chi governa la scuola italiana". (ANSA).
L'esponente dell'Esecutivo regionale sottolinea alcuni "vizi" delle norme in vigore che "assegnano funzioni che si sovrappongono e si intrecciano tra Comuni, Province, Regioni e Stato, attribuendo il ruolo più significativo di pianificazione alle Province in sede di Conferenza dei Sindaci".
"Le Regioni per vizio legislativo nazionale - prosegue - sono chiamate ad adottare i Piani di dimensionamento con poteri del tutto marginali che espongono gli atti ad ogni impugnativa 'particulare'. Basta un singolo ente locale, un gruppo di genitori o un qualsiasi soggetto portatore di interessi specifici, di campanile o di quartiere, che ricorre al Tar per bloccare il Piano e penalizzare le scuole".
Rischio concreto anche per il Molise a seguito dei ricorsi alla giustizia amministrativa proposti da alcuni enti locali in relazione al documento approvato dal consiglio regionale. "Il ministero si faccia portatore di questa esigenza chiarificatrice - termina Petraroia - ed appronti una proposta o un decreto legge teso a definire in via preliminare chi governa la scuola italiana". (ANSA).