Fantasia e ricette, non solo "caprese" e "praline"
Dai grandi chef, la perla nera, caviale di bufala e millefoglie
I "puristi" amano gustarla da sola, senza aggiungervi nulla, neanche il sale, perchè la mozzarella di bufala campana Dop è già un mito di suo. Il massimo che concedono è qualche fettina di pomodoro (magari di Sorrento), una foglia di basilico e un filo di olio d'oliva per farne una gustosa "caprese".
Ma i più grandi chef, così come gli "appassionati" dell'arte culinaria, non badano ai "puristi" e con la bufala campana danno sfogo alla fantasia, e lo fanno con grande entusiasmo.
Con il latticello che si ricava strizzando la bufala dop tagliata a pezzi, si può farcire un'ostrica, creando, con l'aiuto di due vesciche di nero di seppia, una patata, due foglie di limone sfusato e un cucchiaio d'olio, come ha fatto lo chef Paolo Barrale, la cosiddetta "Perla Nera". O seguendo lo chef Luigi Pomata, si può creare del "caviale di bufala", e realizzare un piatto con tagliolini, pomodorini e basilico.
Un ingrediente dalle potenzialità infinite, come dimostra la fantasiosa chef casertana Rosanna Marziale con la sua "zuppa di bufala campana e friarelli", un mix dal sapore intenso di salsa di verdura, salsiccia di maiale e mozzarella, o con la più "semplice" - e si fa per dire - "pizza al contrario": la pasta della pizza è sostituita dalla mozzarella e il pane in crostini croccanti viene posto all'interno e sopra l'impasto.
Perfetto è il connubio tra la bufala e i gamberi rossi, come dimostra il "Cilindro di gamberi rossi con tartare di bufala campana agli agrumi" preparato dallo chef Francesco Rizzuti, o il cuore di mozzarella affumicata all'interno della "Triglia al gratin di erba cipollina con songino e patate all'olio extravergine" realizzato da Lino Scarallo.
Non può mancare infine il dessert, come la "millefoglie di bufala campana con mousse al mascarpone" dello chef Renato Martino.