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Kostner sorride, ora pattino con le emozioni

Niente lacrime, stavolta, i cerchi olimpici non sono stregati. E lei un'altra, leggera, sorridente, felice di aver festeggiato "il mio più bel compleanno": libera di muoversi sui pattini e capace di fare così gruppo da portare la squadra in finale. Carolina Kostner, primo assaggio dell'Iceberg palace di Sochi, Giochi numero tre per la campionessa altoatesina, ha danzato la sua Ave Maria senza toccare mai il ghiaccio. Secondo posto nel corto individuale della prova del team event, la novità di questi Giochi nell'artistico: 70.84 il punteggio da big che la piazza alle spalle della padroncina di casa, Yulia Lipnitskaya (72.90), campionessa europea a 15 anni e pronta a strappare a suon di trottole e tripli toeloop il titolo olimpico anche alla regina Yu na Kim.

L'Italia entra nella rosa delle prime cinque squadre al mondo, e lo deve alla ritrovata Carolina, stretta nel suo abito color cristallo, rossetto rosso fuoco e ciglia da bambola: ma dentro tanta energia positiva, alle spalle il buio vissuto dopo la brutta vicenda doping di Alex Schwazer, fidanzato per anni, e che ora sembra essere solo un lontano ricordo. All'orizzonte un nuovo amore forse, il gossip la tiene d'occhio, si parla di un 'collega' della Repubblica ceca con cui il feeling è forte. "Ma chi Thomas Werner? - gioca d'anticipo - siamo cresciuti insieme, è come un fratello, abbiamo passato entrambi momenti difficili". Non smentisce la liason, passa oltre, mostrando una nuova sicurezza. "Ho deciso di voler pattinare con le emozioni - dice - qualche volta ci riesco, qualche altra meno. Ma se mi viene è un po' più speciale". Non svela i regali del suo 27/o compleanno (al villaggio il cuoco le ha promesso una torta), ma ammette che "ho festeggiato bene così. Avere aiutato la squadra a entrare in finale è di grande soddisfazione. La chance per il bronzo è piccolina, ma bisogna crederci". Non sarà lei però a scendere in pista per il lungo: riparte per la Germania e tornerà per la prova individuale, "la mia priorità". Al suo posto Valentina Marchei, "era giusto che anche lei vivesse questa esperienza".

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