Il primo oro forse non passerà alla storia, ma c'è chi la storia di queste Olimpiadi così discusse la scriverà comunque.
Azzerato il conto alla rovescia, messa da parte la megalomania di stampo putiniano e le polemiche su omofobia e incubo terrorismo, dalle piste di Rosa Khutor all'Iceberg skating palace per quindici giorni la piccola Sochi si trasforma nel regno della neve e del ghiaccio: una maratona di sfide e podi che passa per gare clou e facce da Giochi.
Nella top five delle prime, da non perdere lo show di grazia e tecnica che regala il PATTINAGGIO DI FIGURA declinato al femminile: la gara di Sochi si annuncia di livello altissimo, merito di presenze super su cui si eleva quella di Yuna Kim, la coreana che a Vancouver ha vinto l'oro e in Russia è pronta a replicare.
Avrà rivali per cui soffrire, come la neo beniamina di casa, la piccola Yulia Lipnitskaya, classe '98, uno scricciolo che a gennaio si è preso il suo primo titolo europeo. Nella rosa, posto d'onore a Carolina Kostner, alle spalle titoli continentali a go go e un oro mondiale, ma due Olimpiadi buie da riscattare. Show il 20.