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Teatro: Brignano, farei solo Rugantino, è mio ruolo (di Gioia Giudici) (ANSA) - MILANO, 29 MAR - "Fosse per me farei solo questo ruolo, è una storia magica": così Enrico Brignano spiega all'ANSA perché, a 4 anni dal debutto, ha deciso di riprendere lo spettacolo 'Rugantino' che, dopo i 4 mesi e i 100mila spettatori al Sistina di Roma, con la primavera approda a Milano, dove sarà in scena dal 2 al 13 aprile al teatro degli Arcimboldi.

Rugantino sarà ancora in scena dal primo al 4 maggio a Firenze al Teatro Verdi prima di volare a New York, dove sarà allestito al New York City Center per festeggiare i 50 anni della prima rappresentazione a Broadway nel 1964, quando venne messo in scena al teatro Mark Hellinger registrando il tutto esaurito per tre settimane. All'epoca, parteciparono all'avventura americana Nino Manfredi nel ruolo di Rugantino, Aldo Fabrizi in quello di Mastro Titta, Bice Valori nei panni di Eusebia e Ornella Vanoni nella parte di Rosetta. E oggi Brignano non nasconde l'eccitazione per la trasferta americana: "è già da un anno che faccio avanti e indietro con New York, per far capire ai tanti italiani che vivono lì che cosa rappresenteremo a giugno a Broadway, e sembrano apprezzare. A maggio, dopo la tappa di Firenze, partiranno le navi con le scene e i costumi originali e noi saremo a New York con tutta la compagnia dal 6 giugno.

Partiremo in 80 dall'Italia, un enorme sforzo produttivo che affrontiamo per la soddisfazione di poter dire 'Io ho recitato Rugantino a Broadway', e non è poco per un attore o un ballerino".

Per il suo 'Rugantino', l'attore romano si è affidato alla regia originale di Garinei e Giovannini: "la firma della regia l'ho lasciata a loro, io - spiega - firmo la "messa in scena originale", così come sono originali i costumi e le scene di Giulio Coltellacci, che ho fatto restaurare per la messa in scena del 2010 e le coreografie di Gino Landi. Tutto ricostruito come la prima del 1962 a Roma, perché non tutto deve essere reinterpretato".

Così anche la celebre maschera romana, protagonista della commedia musicale di Garinei e Giovannini, mantiene le sue note caratteristiche di romano verace: "il "mio" Rugantino è uno sbruffoncello ma - spiega Brignano - "de core" uno che è di parola, che non mancherebbe una promessa fatta fino a pagarla con la vita. Rugantino viene da "rugare" lui è il tipico romano, rude, aspro come la "rughetta", l'insalata amara tipica di Roma". Ad addolcire la sua asprezza, le musiche composte da Armando Trovajoli: "Roma nun fa la stupida stasera", "Ciummachella", "Tirollallero".

'Rugantino' è una soddisfazione, ma anche un bell'impegno per Brignano, che non nasconde che "questo è stato un anno molto impegnativo, sto meditando - conclude - di riposarmi un po'".

(ANSA).

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