Teatro: Brignano, farei solo Rugantino, è mio ruolo
30 marzo, 16:40
(di Gioia Giudici) (ANSA) - MILANO, 29 MAR - "Fosse per me farei
solo questo ruolo, è una storia magica": così Enrico Brignano
spiega all'ANSA perché, a 4 anni dal debutto, ha deciso di
riprendere lo spettacolo 'Rugantino' che, dopo i 4 mesi e i
100mila spettatori al Sistina di Roma, con la primavera approda
a Milano, dove sarà in scena dal 2 al 13 aprile al teatro degli
Arcimboldi.
Rugantino sarà ancora in scena dal primo al 4 maggio a Firenze
al Teatro Verdi prima di volare a New York, dove sarà allestito
al New York City Center per festeggiare i 50 anni della prima
rappresentazione a Broadway nel 1964, quando venne messo in
scena al teatro Mark Hellinger registrando il tutto esaurito per
tre settimane. All'epoca, parteciparono all'avventura americana
Nino Manfredi nel ruolo di Rugantino, Aldo Fabrizi in quello di
Mastro Titta, Bice Valori nei panni di Eusebia e Ornella Vanoni
nella parte di Rosetta. E oggi Brignano non nasconde
l'eccitazione per la trasferta americana: "è già da un anno che
faccio avanti e indietro con New York, per far capire ai tanti
italiani che vivono lì che cosa rappresenteremo a giugno a
Broadway, e sembrano apprezzare. A maggio, dopo la tappa di
Firenze, partiranno le navi con le scene e i costumi originali e
noi saremo a New York con tutta la compagnia dal 6 giugno.
Partiremo in 80 dall'Italia, un enorme sforzo produttivo che
affrontiamo per la soddisfazione di poter dire 'Io ho recitato
Rugantino a Broadway', e non è poco per un attore o un
ballerino".
Per il suo 'Rugantino', l'attore romano si è affidato alla regia
originale di Garinei e Giovannini: "la firma della regia l'ho
lasciata a loro, io - spiega - firmo la "messa in scena
originale", così come sono originali i costumi e le scene di
Giulio Coltellacci, che ho fatto restaurare per la messa in
scena del 2010 e le coreografie di Gino Landi. Tutto ricostruito
come la prima del 1962 a Roma, perché non tutto deve essere
reinterpretato".
Così anche la celebre maschera romana, protagonista della
commedia musicale di Garinei e Giovannini, mantiene le sue note
caratteristiche di romano verace: "il "mio" Rugantino è uno
sbruffoncello ma - spiega Brignano - "de core" uno che è di
parola, che non mancherebbe una promessa fatta fino a pagarla
con la vita. Rugantino viene da "rugare" lui è il tipico romano,
rude, aspro come la "rughetta", l'insalata amara tipica di
Roma". Ad addolcire la sua asprezza, le musiche composte da
Armando Trovajoli: "Roma nun fa la stupida stasera",
"Ciummachella", "Tirollallero".
'Rugantino' è una soddisfazione, ma anche un bell'impegno per
Brignano, che non nasconde che "questo è stato un anno molto
impegnativo, sto meditando - conclude - di riposarmi un po'".
(ANSA).