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Il 15 marzo del 2011 la Primavera araba siriana si trasforma in un conflitto che coinvolge sempre piu' le maggiori potenze.
La vicenda ricorda quella irachena del 2002.
Stati Uniti e Francia affermano di avere prove sull'uso delle armi chimiche da parte di Damasco. Mosca dubita delle prove fornite.
Secondo la Francia, i razzi usati nel sanguinoso attacco con armi chimiche del 21 agosto nell'area di Damasco sono stati sparati dall'esercito di Assad.
Il rischio di una guerra estesa al di fuori dai confini siriani diventa sempre piu' reale.
Gli Stati Uniti si dichiarano pronti ad attaccare. Il Vaticano si schiera contro.
Russia e Usa trovano un accordo in extremis per evitare il conflitto a condizione che il presidente siriano Bashar al-Assad accetti di distruggere tutte le armi chimiche in suo possesso .
Intanto nel Paese, prosegue una guerra civile che rischia di essere dimenticata
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