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L'impossibilita' di dar vita ad un Governo spinge Napolitano ad accettare la rielezione ed affidare l'incarico a Letta.
Il 28 aprile il nuovo Governo, composto dal Partito Democratico, Popolo delle Liberta', Scelta Civica e Unione di Centro, presta giuramento.
Tre situazioni diverse diventano una spina nel fianco per il Presidente del Consiglio Letta: il ministro dello Sport Josefa Idem e' stata costretta a dimettersi perche' accusata di non aver pagato l'Ici;
crea polemiche la frase del viceministro con delega alle pari opportunita' Michaela Biancofiore 'I gay si ghettizzano da soli'. Il Premier Letta accetta le dimissioni; Anna Maria Cancellieri, Ministro della
Giustizia, viene accusata, di aver favorito la concessione degli arresti domiciliari a Giulia Ligresti.
L'M5S chiede le dimissioni del ministro. Il Parlamento conferma la fiducia al Guardasigilli.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi apre la crisi di Governo e chiede ai suoi 5 ministri di dimettersi.
Il 2 ottobre, il governo Letta è impegnato in un delicato passaggio parlamentare per verificare se abbia o meno una maggioranza disposta a sostenerlo.
Il confronto parlamentare alla Camera conferma una spaccatura del Pdl.
Sono 25 i dissidenti. Berlusconi si trova costretto a votare la fiducia.
Qualche mese dopo il centro destra si divide.
Nasce il Nuovo centra destra e rinasce Forza Italia
Il 27 novembre il Senato vota la decadenza di Berlusconi.