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E' morto rifiutando fino all'ultimo di pentirsi e scatenando anche dalla tomba feroci clamori e proteste. L'11 ottobre all'eta' di 100 anni si e' spento Erich Priebke, capitano delle Ss.
Il decesso e' avvenuto proprio a Roma dove il 24 marzo del 1944 pianifico' ed esegui', assieme ad altri ufficiali nazisti sotto il comando del colonnello Herbert Kappler, il massacro delle Fosse Ardeatine. Una ferita ancora aperta per la Capitale e per tutta l'Italia che ha scatenato un vero assalto al feretro durante ai funerali.
Occhi celesti gelidi, in buona forma fisica, fin dalla sua estradizione in Italia nel novembre 1995 - quando aveva gia' 82 anni - l'arzillo ex nazista non ha mai mostrato pentimento per l'eccidio, rilasciando anche dichiarazioni sprezzanti. "Responsabili di tutti quei morti sono stati i comunisti con l'attentato di via Rasella". "Io ero solo un ufficiale di collegamento con la polizia. Il 24 marzo Kappler ci comunico' che dovevamo fare l'esecuzione. Tutti abbiamo protestato, ma Kappler ci disse che l'ordine veniva direttamente da Hitler".