(ANSA) - MILANO, 8 APR - Il Cdr della Redazione contenuti
digitali (Rcd) di Rcs MediaGroup afferma che la prospettata
chiusura della società è "più che una scelta inspiegabile" e "un
suicidio editoriale". Ieri l'ufficio del personale Rcs ha
comunicato la cessazione di attività dell'unità prospettando la
cassa integrazione a zero ore per tutti i 15 giornalisti della
testata a partire da giugno. "Il digitale è il futuro, ma Rcs
vuole annullare la Redazione contenuti digitali" affermano i
rappresentanti dei giornalisti Rcd in una nota ricordando che
fino a dicembre per la redazione erano previsti "investimenti e
allargamento della pianta organica".
"Il 7 aprile l'ufficio del personale ha consegnato al Cdr di
Rcd la comunicazione della cessazione di attività, prospettando
la cassa integrazione a zero ore per tutti i 15 giornalisti
della testata - prosegue il Cdr -. Lo stesso giorno Rcs ha
inviato alle principali agenzie di stampa italiane un bando per
un servizio di fornitura video identico a quello oggi garantito
da Rcd. Il capitolato elenca punto per punto, in fotocopia, il
lavoro svolto quotidianamente da anni dai giornalisti della
Redazione contenuti digitali per i quali l'azienda
contemporaneamente vorrebbe attivare gli ammortizzatori sociali.
Questo dimostra che la motivazione adotta non è di carattere
editoriale, ma puramente ragionieristico: Rcs vuole risparmiare
ulteriormente sul personale, con l'aggravante del profilo di
illiceità rispetto alla volontà di attivazione di fondi
dell'Inpgi per l'unico comparto del gruppo, il digitale, che
presenta margini positivi e che lo stesso ad Scott Jovane ha
dichiarato essere in efficienza e con ulteriori incrementi nei
ricavi per il 2014 da 50 a 60 milioni".
I giornalisti Rcd hanno consegnato un pacchetto di 5 giorni
sciopero nelle mani del Cdr per trattare una soluzione non
traumatica oltre a chiedergli di verificare per via legale la
legittimità della procedura intrapresa dall'azienda e la
sussistenza del vincolo di continuità aziendale.(ANSA).