(ANSA) - MILANO, 8 APR - Il Cdr dei Periodici di Rcs
Mediagroup comunica in una nota di aver appreso "con sconcerto e
preoccupazione" dell'intenzione annunciata dall'azienda di
chiudere la Redazione contenuti digitali (Rcd), con conseguente
ipotesi di cassa integrazione a zero ore per i 15 colleghi che
vi lavorano.
L'unità fornisce alle edizioni online quotidiane e periodiche
Rcs una "parte considerevole delle loro produzioni video" e
senza tale "apporto fondamentale", afferma il Cdr della
Periodici, "Rcs Mediagroup avrebbe rivelato un drammatico
ritardo proprio sul fronte di quella multimedialità verso la
quale il piano industriale varato l'anno scorso dal consiglio
d'amministrazione dichiara di voler puntare".
Il management Rcs, prosegue, "ancora una volta sembra essere
drammaticamente prigioniero di logiche finanziarie miopi e di
corto respiro, alla continua ricerca di facili scorciatoie per
uscire da una crisi, che, al contrario, andrebbe affrontata
investendo risorse adeguate su una progettualità nuova e
credibile, sulla qualità delle iniziative editoriali cartacee e
digitali in corso e, in definitiva, sulla professionalità dei
giornalisti della casa editrice".
Ad aggravare lo sconcerto sull'ipotesi di chiusura, notano
dal Cdr Periodici, contribuiscono le notizie secondo le quali
Rcs avrebbe già inviato a potenziali fornitori un bando per la
fornitura di servizi video le cui specifiche corrispondono al
lavoro attualmente svolto dalla redazione di Rcd: "È
intollerabile e da rigettare con ogni mezzo il tentativo
dell'azienda di sostituire il lavoro dei propri giornalisti con
la fornitura esterna della medesima attività e degli stessi
contenuti", afferma il Cdr dicendosi "pronto a sostenere,
nell'ambito di un'auspicabile azione unitaria da parte di tutti
i lavoratori del gruppo, ogni iniziativa utile alla ricerca di
soluzioni socialmente più equilibrate, che segnino il
superamento definitivo della stagione dei tagli privi di
prospettiva".(ANSA).