(ANSA) - WASHINGTON, 8 APR - ''La contrazione dei prestiti
bancari alle imprese non finanziarie nell'area euro solleva
preoccupazioni sul fatto che le condizioni rigide di credito
potrebbero ancora agire come resistenza alla crescita
economica'' afferma il Fmi, sottolineando come una stretta
dell'offerta di credito ha statisticamente un effetto negativo
sul pil. ''Al terzo trimestre del 2013, l'impatto di shock di
credito in Francia, Germania e Stati Uniti ha generato una
riduzione del pil relativa all'inizio del 2008 rispettivamente
del 2,2%, 0,9% e 0,4%. L'impatto sul pil e' stato
considerevolmente maggiore in Irlanda e Spagna, e sotto alcuni
aspetti in Italia''.
(ANSA).