(ANSA) - ROMA, 7 APR - "Il decreto-legge in materia di
finanza locale di cui l'Aula della Camera inizia oggi l'esame
ha fatto registrare in Commissione un episodio che la dice lunga
sui reali contorni dell'aumento dello 0,8 per mille della Tasi
previsto dal provvedimento. E' stato infatti inopinatamente
bocciato, con l'accordo del Governo, un emendamento - a firma
del Presidente della Commissione Finanze, on. Capezzone - che
mirava ad introdurre elementari regole di trasparenza e di
civiltà giuridica consistenti nell'imporre ai Comuni di allegare
al bilancio, e rendere disponibile ai cittadini attraverso la
pubblicazione su Internet, un prospetto che dimostrasse e
documentasse quanto prevede lo stesso decreto, e cioè che
l'aumento dello 0,8 per mille della Tasi venga effettivamente e
integralmente destinato a finanziare detrazioni per lo stesso
tributo". Lo afferma Confedilizia chiedendo ora che l'aula della
Camera introduca le regole di trasparenza che le commissioni e
il governo hanno bocciato.
"Che il Governo esprima parere contrario su un emendamento
che fissa le modalità per rendere verificabile un vincolo
previsto dallo stesso provvedimento governativo, - prosegue
l'associazione in una nota - autorizza a pensare che i Comuni
abbiano preteso e ottenuto di avere carta bianca per l'ennesimo,
indiscriminato aumento di tassazione a carico della proprietà
immobiliare. Aumento che - secondo il Servizio Studi della
Camera - è tale da determinare un ulteriore gettito, rispetto a
quanto aveva previsto la legge di stabilità, di oltre 3 miliardi
di euro. Se la promessa fatta ai Comuni è questa, che ci si
risparmi almeno l'ipocrisia di prevedere a parole una
compensazione che non vi sarà mai fra aumento di aliquota e
introduzione di detrazioni". (ANSA).