(ANSA) - ROMA, 7 APR - "L'auspicato cambio di passo nei
rapporti di lavoro non porti a degli 'strappi sociali' ma
rappresenti quella possibile e necessaria 'evoluzione' di una
concertazione che non può essere sbrigativamente 'liquidata'
come obsoleta, così come non si può pensare in una riforma del
lavoro, che punti ad aggregare, senza considerare minimamente un
mondo delle partite Iva in estrema difficoltà non solo
finanziaria ma anche di tutele minime". Lo afferma, in una nota
Nunzio Bevilacqua, Vice Presidente di Associazione Nazionale
Lavoro Azienda Welfare (Anlaw).
Prosegue Bevilacqua "se il mondo delle partite Iva
rappresenta quella coraggiosa risposta, anche politicamente
sollecitata, ad una domanda post-industriale, non per questo gli
stessi lavoratori vivono condizioni meno problematiche dei bassi
redditi di lavoro dipendente". E conclude "anche per gli 80 euro
in più in busta paga, d'accordo con il fatto che possano
scaricarsi in parte in consumi, benché gli ultimi dati indichino
che sta aumentando la propensione al risparmio precauzionale in
un'era di incertezza come quella attuale, ma non si comprende
perché, in un Paese solidale come il nostro, non vengano divisi
con gli autonomi di pari 'capacità finanziaria; forse un
disagiato autonomo e' meno disagiato di un lavoratore
subordinato?"