(ANSA) - ROMA, 6 APR - ''Il salario minimo è stato introdotto
lì dove sono stati eliminati i contratti nazionali: adottarlo in
Italia produrrebbe, per i prossimi anni, una riduzione dei
salari, perché verrebbe fissato a una cifra inferiore a quella
prevista negli attuali contratti''. Lo afferma in una nota il
segretario generale della Uil Luigi Angeletti, aggiungendo: ''A
differenza di altri Paesi, da noi non ci sono lavoratori che non
siano coperti dal contratto nazionale. Quella del salario
minimo, dunque, al di là delle buone intenzioni, sarebbe
un'operazione con un solo risultato: la riduzione media dei
salari italiani. Un obiettivo ingiusto ed economicamente dannoso
perché produrrebbe un'ulteriore caduta della domanda interna''.
(ANSA).