(ANSA) - ROMA, 5 APR - La messa a punto del Def, con il nuovo
quadro previsionale ma anche con l'indicazione delle linee delle
riforme, incombe. Il premier Matteo Renzi accelera così il suo
ritorno a Roma per mettersi a lavorare sul dossier, in continuo
contatto con il ministero dell'Economia, dove diversi gruppi di
lavoro sono impegnati in vista della presentazione ufficiale di
martedì. Anche Domenica sarà votata al lavoro, per la
definizione degli ultimi dettagli e nella messa a punto dei
numeri che costituiranno la base delle politiche macroeconomiche
del governo.
La crescita prevista per quest'anno dovrebbe assestarsi sullo
0,8% - o al massimo sullo 0,9% - (contro l'1% previsto dal
governo Letta). Il deficit dovrebbe essere invece compreso, come
già stimato, tra il 2,5% e il 2,6%. Allo stesso tempo il piano
di rientro del debito, nota dolente per il nostro Paese,
dovrebbe essere confermato nei tempi e nei modi stabiliti
finora, rimandando ogni possibile contrattazione sul fiscal
compact con Bruxelles all'estate, ovvero al semestre italiano di
presidenza europea.
Il documento conterrà anche le indicazioni sul piano di
riforme economiche e fiscali che l'esecutivo intende portare
avanti e che saranno veramente efficaci, ha spiegato il
viceministro dell'Economia, Enrico Morando, "se l'orizzonte del
governo sarà il 2018". Un capitolo potrebbe contenere inoltre le
linee guida della spending review come indicato da Carlo
Cottarelli. Il supercommissario, a Cernobbio per il consueto
appuntamento del workshop Ambrosetti, ha tagliato corto sui
tagli alla spesa, limitandosi a rimandare appunto alla visione
del testo di martedì. Nel documento non dovrebbero essere
contenuti i dettagli del piano che servirà a coprire il taglio
Irpef, ma rientreranno con ogni probabilità i grandi numeri
previsti anno per anno, senza una specifica dei singoli
interventi.
Quelli arriveranno la settimana dopo, in coincidenza appunto
con il decreto che taglierà le tasse, come previsto e come
ribadito anche dal sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, per 10 milioni di italiani. Le coperture necessarie
ammontano a 7,7 miliardi di euro, anche se, ha evidenziato
ancora Morando, per allineare l'Italia alla media europea in
termini di cuneo fiscale servirebbero tra i 32 e i 33 miliardi.
Una cifra che coincide con l'obiettivo strutturale indicato per
il triennio dal piano Cottarelli. Molte delle risorse della
spending review sono però in realtà già impegnate dalla legge di
stabilità per evitare la riduzione delle detrazioni e non
potranno quindi essere interamente destinate all'unico scopo del
taglio del cuneo.(ANSA).