(ANSA) - ROMA, 5 APR - Cresce l'attesa per l'arrivo
dell'offerta di Etihad per Alitalia. ''Sto aspettando e sperando
che arrivi la lettera con la quale la compagnia di Abu Dhabi
dovrebbe specificare il suo interesse per Alitalia'', dice
l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni,
sottolineando: ''sto aspettando di vedere cosa c'è nella
lettera, se e quando arriverà''. Stando alle ultime
indiscrezioni, la lettera dovrebbe arrivare in settimana. Piazza
Cordusio detiene il 13% della compagnia.
Conclusa la due diligence, la trattativa tra le due società
dovrebbe proseguire senza alcun intoppo, anche dopo che la
Commissione europea si è inserita nell'operazione, invitando il
governo italiano ad essere ''vigili'' sui negoziati, con
l'obiettivo di salvaguardare le regole Ue su proprietà e
controllo delle compagnie europee, negli investimenti che
coinvolgono vettori di Paesi terzi. Infatti la quota di società
extra-Ue nel capitale azionario non deve superare il 49%.
Secondo le indiscrezioni circolate fino ad ora, l'investimento
di Etihad in Alitalia dovrebbe essere di circa 250-300 milioni
per una quota fino al 49% del capitale della compagnia italiana.
Ulteriori dettagli potrebbero arrivare proprio con la tanto
agognata lettera di intenti, in cui la compagnia di Abu Dhabi
stabilirà le proprie condizioni per entrare nell'azionariato di
Alitalia, e che dovrebbe spianare la strada alla fase negoziale
con la messa a punto del piano industriale congiunto.
Una delle richieste principali della compagnia degli Emirati
sarebbe la ristrutturazione del debito, quello verso le banche
ammonterebbe a circa 900 milioni di euro. Un'altra condizione
riguarda i risparmi sul costo del lavoro: Etihad - secondo
indiscrezioni - punterebbe a convertire la cassa integrazione a
rotazione (decisa con l'accordo del 14 febbraio scorso per
gestire 1.900 esuberi) in cig a zero ore ma si parla anche di
una ulteriore riduzione del personale di terra allo scalo di
Fiumicino. Ma su questo bisognerà vedere come reagiranno i
sindacati, che nella trattativa sugli esuberi proprio sulla cig
a zero ore hanno costretto l'azienda a fare retromarcia.
Nei giorni scorsi l'amministratore delegato di Alitalia,
Gabriele Del Torchio, ha smentito tutte le indiscrezioni su
richieste di tagli al personale da parte di Etihad, affermando
che ''non sono suffragate da niente di documentale''.(ANSA).